FOCUS - Miracolo di Tare, Milinkovic e gli altri: quanto cresce il valore dei top player (ri)scoperti dalla Lazio

170 milioni: è questa l'ultima cifra astronomica sparata riguardo a un possibile trasferimento di Sergej Milinkovic Savic. Che davvero il Paris Saint Germain fosse pronto a un simile esborso di denaro - impantanato com'è nei problemi relativi al fair play finanziario - era un'ipotesi destinata a sgonfiarsi come un palloncino con il passare delle ore. Con la pietra tombale posta poi dall'agente del serbo, Mateja Kezman, a smentire completamente lo scoop ai nostri microfoni. Ciò che c'è di vero, però, in tutta questa storia, è che il valore di Milinkovic continua a crescere. Il centrocampista sciorina prestazioni di livello, gol, si rivela decisivo e il prezzo sul suo cartellino lievita. Forse uno dei più esemplari affari condotti da Igli Tare negli ultimi anni, che rivelano la capacità del club capitolino di puntare su talenti inespressi a un passo dalla loro esplosione. Il direttore sportivo biancoceleste lo ha scovato e seguito. Poi, è riuscito a ottenere i favori del ragazzo e la firma sul contratto. Il lavoro a Formello ha dato ragione al fiuto del ds: oggi Milinkovic vale oro.
MILINKOVIC - Era arrivato a Roma, strappato alla Fiorentina, per 9 milioni. Poi, la Lazio, lo ha riscattato al Genk per assicurarsi tutto il cartellino, cancellando il diritto del club belga a ricevere il 50% di una futura cessione. Diciotto milioni, per il gioiello serbo. Per cui la Lazio ha rifiutato, come ammesso dal ds biancoceleste, un'offerta da 70 milioni - 30 in più della proposta pervenuta in estate sulla scrivania di Lotito. Il rinnovo contrattuale, firmato in aprile, lo ha blindato a Formello fino al 2022: il valore sul cartellino non può che continuare a crescere. Non stupirebbe se la Lazio avesse fissato il suo prezzo sui 100 milioni: dopo due anni a Roma, vale cinque volte la cifra che i capitolini spesero per accaparrarselo.
LUIS ALBERTO - Luis Alberto chi? Sì, bisogna ammetterlo: un anno e mezzo fa, non era stata accolta con i presagi più ottimistici la notizia dell'arrivo del classe '92 per sostituire Candreva. Ora come ora, c'è da trovare qualcuno non soddisfatto dal cambio tra l'estro e il talento dello spagnolo con le giocate, a volte prevedibili, dell'esterno romano. La Lazio versava 5 milioni nelle tasche del Liverpool, promettendo il 30% su un eventuale futura cessione. Oggi, invece, il valore del suo cartellino, secondo il club romano, si aggira sui 40 milioni: dopo la cura biancoceleste, il suo prezzo è 8 volte quanto speso dalla Lazio.
FELIPE ANDERSON - Il lungo stop ha inevitabilmente fatto scendere il prezzo del suo cartellino - anche se le sue ultime prestazioni promettono di farlo incrementare molto presto. Nel 2013, Felipe Anderson era costato 7,8 milioni. Due anni dopo, sulla scrivania di Lotito arrivava un'offerta dal Manchester United: gli inglesi erano pronti a sborsare 50 milioni per il brasiliano. Offerta rispedita al mittente, il classe '93 resta a Roma. Attualmente, il CIES Football Observatory lo valuta sui 30 milioni. Nonostante le oscillazioni, il prezzo del suo cartellino è lievitato: è 3 volte più alto di quanto speso dalla Lazio, quando lo prelevò dal Santos.
STRAKOSHA - Una scommessa decisamente vinta. La Lazio nel 2012 lo acquistava al Paniōnios spendendo intorno ai 75 mila euro. Una cifra irrisoria, calcolando come poi il percorso compiuto dal portiere albanese abbia fatto crescere il prezzo del suo cartellino. Dopo un'annata non entusiasmante alla Salernitana, il club romano ha deciso di dargli fiducia assegnandogli i gradi di vice, alle spalle di Marchetti. Strakosha ha collezionato grandi prestazioni, aggiungendo sul proprio curriculum anche un rigore parato a un certo Dybala. Risultato? Oggi il Cies lo valuta 18,6 milioni. L'investimento della Lazio, che lo ha formato e cresciuto in Primavera per poi puntarci il proprio futuro, è stato premiato.
(RI)SCOPERTA IMMOBILE - Non solo talenti poco noti, esplosi nella Capitale. La Lazio, per Ciro Immobile, è stata la più classica delle seconde opportunità. L'ultimo treno da non lasciarsi scappare. Il club capitolino lo aveva pagato, due estati fa, 10 milioni. Il centravanti si è agganciato a quel treno, ricominciando a viaggiare a grandi velocità: 26 gol e 6 assist, nella scorsa stagione. In questa, Ciro è già a quota 22 reti e 9 assist totali. Numeri pazzeschi, per rincorrere la vetta della classifica marcatori. E il prezzo del suo cartellino, valutato dal Cies, oggi oscilla intorno agli 82,4 milioni. Dalla rinascita di Ciro Immobile c'ha guadagnato soprattutto la Lazio.