Mancini e quel tacco immortale: "Bisogna avere anche un po' di fortuna! Vieri mi disse..."

Pubblicato ieri alle 18:07
19.12.2014 07:17 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Mancini e quel tacco immortale: "Bisogna avere anche un po' di fortuna! Vieri mi disse..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ospite della nuova puntata di "Sport Frame", programma in onda su Bocconi Tv, canale della nota Università Luigi Bocconi di Milano, Roberto Mancini è tornato a parlare di quel fantastico gol realizzato di tacco contro il Parma, quando vestiva la maglia della Lazio: "Bisogna anche avere un po’ di fortuna a volte, però è stato un gol importante, bello. Mi ricordo soprattutto Vieri, mi è venuto vicino e mi ha detto ‘Ma hai visto cosa hai fatto?’. I gol sono tutti belli, quando sono particolari credo che siano ancora più belli, ma anche qua ci vuole un po’ di fortuna". Poi sull'esperienza al City: "La prima Premier League: non è stata come Parma (quando l'Inter vinse lo Scudetto all'ultima giornata ai danni della Roma, ndr) ma ci siamo andati vicini perché al 90’ stavamo 2-1 sotto. Lì ho pensato che eravamo arrivati molto in alto, molto in alto, e mi dicevo ‘Non può finire così’, un campionato che avevamo dominato. Eravamo avanti 8 punti, ci hanno recuperato, poi siamo stati dietro 8 punti noi e con lo United era difficile recuperare. In 2 minuti si è capovolto tutto, grazie ad Aguero, Dzeko ma anche a Mario (Balotelli, ndr) che ha fatto qualcosa di buono, mettendo la palla per Aguero. Questa è stata una gran soddisfazione, una vittoria in Inghilterra per un italiano..come sappiamo gli italiani non sono visti benissimo, quindi vincere la Premier League è stata una grande soddisfazione".

BALOTELLI - Inevitabile un commento su Mario Bolotelli: "Mario quand’era normale? (vedendo la foto di un giovane Mario all’Inter assieme a Ibra, ndr). Secondo me Mario vuole imitare Zlatan, ma Zlatan ha qualche anno in più, ha accumulato un’esperienza e ha una qualità, una classe, una forza che Mario deve ancora acquisire, nonostante giochi da tanti anni. Avrebbe le possibilità, sicuramente in quei tempi lì all’Inter era straordinario. Era giovane, non pensava molto ad altro se non al calcio. Adesso forse pensa un po’ a troppe cose, però spero e mi auguro che possa diventare come Zlatan". 

SOCIAL – "Ho iniziato da poco, perché non ero molto pratico. Non sono come voi giovani, come i miei figli che in un secondo fanno tutto. Ho iniziato da poco, mi trovo abbastanza bene, mi avvicino ai ragazzi. Io sono per i giovani eh, per tutto. Per governare l’Italia, per governare le federazioni, per tutto. I giovani possono anche sbagliare, ma sicuramente lo fanno sempre in buona fede, e dagli sbagli si diventa persone migliori e si possono aiutare altre persone. Io spero che tutti i ragazzi qua possono un giorno arrivare a comandare e decidere le sorti del nostro Paese. Ne abbiamo bisogno, è ora di iniziare a farlo".

RITORNO ALL’INTER – "Se mi domanda perché, non lo so (ride). Stavo tanto bene, avevo programmato settimane di vacanze per il mio compleanno, 50 anni, cioè 50 anni son tanti, non sembra ma... Però, niente. Non so perché ho fatto questa scelta, solitamente credo che non si debba mai ritornare dove si è stati e dove si è fatto bene. Però forse l’affetto che avevo e ho per l’Inter per quello che ho passato in tanti anni è stato importante. Ho accettato, vediamo se alla fine avrò fatto bene o meno".

In chiusura, poi, i ragazzi di BocconiTv hanno inserito nel video un "fuorionda" in cui il Mancio parla da uomo e papà ai ragazzi: "Io sono arrivato a 50 anni, ma quando ero giovane guardavo mio papà che ne aveva 40 e pensavo fosse vecchio veramente. Io penso a quelli che guardano me e dicono ‘questo è qui è proprio vecchio eh’. Io credo veramente che voi siate il nostro futuro. Per tutto quello che potrò fare nella mia vita, sarò sempre per aiutare i giovani a crescere e diventare qualcuno, perché noi abbiamo bisogno di voi. Se stiamo dietro a quelli che ci sono in Italia adesso, duriamo poco. Allora cercate di comportarvi bene, di essere sempre persone oneste e sincere, anche sbagliando a volte perché non possiamo essere tutti perfetti. Quando io dico che quando si è giovani si può anche cazzeggiare, è la verità: uno ha bisogno anche di fare cose che poi magari ad una certa età non farà più. Però voi siete il nostro futuro, ed è quello che dico ai miei figli, che hanno 20 anni: mi raccomando, non deludeteci anche voi, perchè ci hanno già pensato quelli più grandi. Fate le cose per bene eh.. Solo voi potete salvarci”.