ESCLUSIVA - Ielpo: "La Lazio è più forte del Milan, i rossoneri hanno dei problemi di gioco"

Un passato nelle giovanili e da calciatore della Lazio, ma non solo. I veri trofei Mario Ielpo li ha vinti con il Milan: una Champions, una Supercoppa Europea, due Supercoppe italiane e due scudetti. Un bottino niente male per l'ex portiere. Il Milan e la Lazio si sfideranno lunedì prossimo in una gara che vale un fetta importante di stagione. E la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva proprio Ielpo per presentare il match.

Come si spiega l'attuale rendimento del Milan?

“Il Milan ha cambiato un po' di cose da inizio stagione, è partito con un sistema di gioco prudente con gli stessi elementi fissi. Ora i rossoneri giocano più alti e c'è stata una rotazione incredibile di uomini. Questo ha portato a tanti errori individuali e di squadra. Gli infortuni pesano, ma non è questo il problema. Il Milan anche con Bonaventura in campo ha preso comunque un sacco di gol ed ha perso sfide 2-0 in pochi minuti ed ha commesso troppi errori derivanti da una forzatura di voler giocare la palla anche quando non si può”.

Un giudizio sulla Lazio?

“La Lazio è più forte del Milan, questo è sicuro. Ha qualche problema in difesa ma gioca bene ed ha un potenziale in attacco notevole e facilità a fare gol. Le differenze fra le due squadre non sono così grandi e gli episodi ci sono sempre. I rossoneri sono quasi all'ultima spiaggia per rimanere agganciati al treno per l'Europa e devono fare il risultato nelle prossime partite. Sulla carta la Lazio è più forte”.

Secondo lei la Lazio ha fatto bene a non acquistare nessuno a gennaio?

“Credo che purtroppo nel calcio di adesso di ci sono moltissimi infortuni, come adesso in casa Milan. I piani di partenza a causa di certi stop possono essere sconvolti, ma non conviene avere tanti doppioni nei ruoli, si rischia di creare confusione su chi deve giocare. Restringere la rosa non è stata una cosa negativa. Risulta chiaro che se si dovesse fare male Immobile non si ha un'alternativa”.

Un giudizio su Milinkovic-Savic?

“Quando è arrivato in Italia non l'avevo inquadrato come giocatore, perché non capivo se fosse una punta, un centrocampista o una mezza punta. Invece adesso esprime tutto il suo potenziale ed è un giocatore importante. Credo che comunque il centrocampo sia il reparto che conta: se tutti girano bene anche i singoli fanno bene”.

Ha fatto bene la Lazio , manca l'ufficialità, a far rinnovare Biglia?

“Biglia prima di quest'anno aveva la fila di pretendenti, non sono molti i giocatori che hanno le capacità di interpretare questo ruolo con le capacità e la personalità dell'argentino. Finché ce la fa non vedo perché non si debba puntare su di lui”.

Cosa ne pensa dei giovani italiani lanciati quest'anno da Milan e Lazio?

“Premetto che i giovani laziali non li vedo con la frequenza con cui osservo quelli del Milan. Purtroppo quelli biancocelesti hanno giocato un po' di meno rispetto a quelli rossoneri che sono titolari nei loro ruoli. Vedo molto bene Locatelli, Donnarumma che possono fare i titolari per tantissimi anni. Ora si dà subito fiducia a questi giocatori e non vengono fatti appassire, va bene così. Sono preparati e bisogna dargli la possibilità di esprimersi”.

Che partita sarà questo Lazio-Milan?

“Spero che il Milan non faccia il gioco delle ultime partite: ossia un possesso palla esasperato, questo non è utile per i rossoneri. Però immagino che i meneghini giocheranno così, molto possesso palla con la Lazio che farà molto pressing. Se questo pressing non avrà successo vincerà il Milan sennò la spunteranno i capitolini. Non saprei come finirà: direi che vince la Lazio 2-0 se dovessi tenere conto delle ultime uscite. Ma credo che questa gara sia molto condizionata dal momento mentale. Potrebbe uscire fuori anche una sfida nervosa con molti contatti, vedremo. Potrebbe venire fuori un pareggio, ma non credo che il Milan possa vincere”.    

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