L'ANGOLO TATTICO di Chievo-Lazio - Klose che fa largo a Keita: nel secondo tempo lo spunto più interessante
Facile, battere il Chievo visto ieri. Facile come bere un bicchere d'acqua (e ieri di acqua sul campo Bentegodi ce n'era davvero tanta). Ma a rendere facile la pratica è stata la Lazio, che ha approcciato la gara nella maniera migliore. Non capita tutte le domeniche di sbloccare il risultato dopo cinque minuti, ma non è stato di certo merito della fortuna: la triangolazione Keita-Lulic, l'assist del baby talento e la stoccata di Candreva sono da manuale del calcio. L'ex Barca e il numero 87 hanno dato vita a un coro di dribbling, accelerate, cross e tiri in porta che ha stordito la precaria resistenza clivense. Soprattutto nella ripresa, la retroguardia di Corini si è trovata in balia delle incursioni di Keita e Lulic, con Candreva incontenibile sulla fascia destra. Ecco, lo spunto tattico più interessante arriva proprio dall'assetto del secondo tempo. Klose, saggio e affaticato in egual misura, ha arretrato il proprio raggio d'azione. Questo ha permesso a Keita di scalare direttamente verso il centro dell'attacco, con Lulic che in contemporanea avanzava stabilmente sulla trequarti. Una soluzione tattica non irrilevante, che potrà tornare utile a Reja per non dare punti di riferimento agli avversari. Si dirà: senza Hernanes la Lazio ha giocato bene lo stesso. Vero. Ma innanzitutto non è una singola partita che può far trarre conclusioni assai affrettate, specialmente contro un avversario non particolarmente impegnativo. In secondo luogo, sarà sempre meglio averlo Hernanes che non averlo, o no?
"ANCHE NOI ATTACCANTI..." - Passando alla fase difensiva, chi nutriva scetticismo sull'apporto in fase di copertura del tridente si è dovuto felicemente ricredere. "Con Reja anche noi attaccanti dobbiamo saper difendere", ha ammesso soddisfatto lo stesso Keita. Che a neanche 19 anni ha capito che sacrificarsi in fase di ripiego è una delle caratteristiche dei veri campioni. Qualche sbavatura in difesa - bisogna sottolinearlo - c'è stata: vedi la fuga di Paloschi palla al piede nel primo tempo, ti rendi conto che non sempre c'è la concentrazione necessarie nelle chiusure (il riferimento è all'errore di Cavanda). Concentrazione che dovrà essere per forza di cose continua contro la Roma: la prima cilecca può essere pagata cara, servirà la compattezza vista contro la Juventus.
CAMBI POSTICIPATI - Chiusura sulle sostituzioni. La prima - Gonzalez per Keita - è arrivata all'87', seguita a stretto giro di posta dalle altre due (Perea per Klose e Crecco per Candreva). Le alternative in panchina non sono molte, ma con il risultato mai messo in discussione sul 2-0, qualche minuto in più di riposo per i tre tenori sarebbe stato utile. Domenica, si sa, dovranno essere in forma smagliante.