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Lazio, Marcolin ricorda lo Scudetto del 2000: "L'importanza di quel traguardo..."

di Andrea Marchettini

Dario Marcolin è stato intercettato dai microfoni di SuperNews. L'ex giocatore della Lazio ha parlato di tanti temi, ricordando anche i suoi tempi in biancoceleste: "Era una squadra costruita per vincere. Avevamo in rosa giocatori come Simeone, Mancini, Salas. Era un club paragonabile alla Juventus di oggi, con degli obiettivi da raggiungere e con la capacità di arrivare in fondo alla stagione. Quella (1999-2000 ndr.) fu un’annata particolare. L’anno prima non siamo riusciti a vincere lo scudetto, perché il Milan riuscì a scavalcarci in classifica. L’anno dopo, invece, a nove giornate dalla fine siamo riusciti a recuperare nove punti alla Juventus di Carlo Ancelotti. Quel famoso gol di testa di Simeone dal limite dell’area innescò nei calciatori quella convinzione di poter rimontare i bianconeri, che iniziavano un po’ a zoppicare. Al contrario, noi eravamo in una buona condizione fisica e la qualità dei giocatori biancocelesti era altissima, con quella rosa avremmo potuto vincere contro chiunque. Questa motivazione ci consentì di vincere l’ultima partita di campionato, in casa contro la Reggina. Aspettavamo soltanto il risultato della gara di Perugia, sospesa per pioggia da Collina e poi ripresa. La Juventus fu sconfitta per 1 a 0, e noi inaspettatamente vincemmo lo scudetto, grazie ad un punto in più rispetto ai bianconeri. Questo traguardo ha spinto la Lazio a credere nei suoi mezzi e ad ambire alla vittoria di nuovi trofei".

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