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Immobil dream: "Lazio, sta andando tutto alla grande! Inzaghi? È il nostro allenatore-commentatore..."

di Francesco Tringali
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

"Stasera niente PlayStation? Magari dopo se finiamo presto". Il joystick al momento è riposto, il sorriso no, quello mai. Perché di questi tempi Ciro Immobile è rinato, rinvigorito da quell'aquila sul petto. 5 gol e due assist in otto presenze, senza contare le prestazioni formidabili con l'Italia di Ventura. Dal suo salotto, l'attaccante di Torre Annunziata è ospite di TikiTaka. Si parte dalla querelle Icardi: "Coi tifosi ci vuole cautela e accortezza. Soprattutto in questo momento particolare per l'Inter". E sull'inizio devastante di campionato: "È bellissimo. Sono felice, sta andando tutto come volevo e come cercavo a inizio anno. La strada è quella giusta. Inzaghi ha sorpreso anche me, così giovane ma così preparato. Sono contento per quanto fatto con lui, ha voglia di crescere con lui e stiamo crescendo insieme. È un allenatore-commentatore, guida gli allenamenti come fosse un tifoso. A fine partita ieri ho detto a Da Costa se voleva parlare anche il rigore. Il rigore? Era più difficile per me tirarlo che per l'arbitro fischiarlo (ride, ndr)". Su Ventura e Balotelli: "Mi porta bene. Sono felice perché mi sentivo importante, con lui poi lo sono sempre stato. Mi ha dato sempre fiducia e non volevo perdere. Mario lo conosco, ci ho giocato insieme, ma le convocazioni le fa il mister". Poi analizza i migliori attaccanti di Serie A: "Di Higuain ruberei la cattiveria sotto porta. Dzeko non è l'ultimo arrivato, me lo aspettavo esplodesse. Bacca ha un cinismo sotto porta come pochi e con Belotti siamo amicissimi: merita quello che sta facendo. Icardi? È un caos, non voglio mettermi in mezzo. So solo che però il capitano ha un valore di personalità e carattere. Deve essere una spanna sopra gli altri di una società importante". E nel finale c'è spazio anche per fissare gli obiettivi: "Dipende da quello che faremo in allenamento. Se continuiamo a fare così possiamo fare grandi cose, non dobbiamo perdere la testa e rimanere coi piedi per terra. Possiamo divertirci quest'anno. Torino rimane un posto speciale, la gente mi vuole bene. Sono stato capocannoniere. La mia biografia? Solo appena vinco qualcosa!"


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