Moggi sullo Scudetto del 2000: "Dovevo portare via la squadra, ma sono contento abbia vinto Cragnotti"

18.11.2014 08:45 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Moggi sullo Scudetto del 2000: "Dovevo portare via la squadra, ma sono contento abbia vinto Cragnotti"
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“Lasciamo perdere lo scudetto perso a Perugia. Il Giubileo è durato due anni, adesso che si parla di alluvioni quella sarebbe considerata pioggerella. Quel campo era una palude, ma lo sbaglio lo feci io. Dopo 45 minuti fermi con quel freddo e con quel campo dovevo prendere e portar via la squadra. Invece ho fatto il signore per non essere sempre tacciato di arroganza. Non ho fatto nulla e ho sbagliato. La Lazio lo meritava ma così come lo meritava la Juventus. A distanza di anni posso dire che sono stato contento che lo abbia vinto Cragnotti". A distanza di 14 anni Luciano Moggi, ai microfoni di Radio IES, torna sullo scudetto vinto dalla Lazio ai danni della sua Juventus. L'ex dg bianconero, poi, parla di Pavel Nedved: "Ogni volta che venivamo a Roma ci segnava, e pensai di vendere Zidane che non segnava molto e prendere Nedved così quando saremmo venuti a Roma eravamo tranquilli. Quelle sul contratto sono soltanto storielle. Un contratto non depositato non ha nessun valore. Pavel mi disse che stava bene a Roma perché all’Olgiata giocava a golf. Io gli proposi di venire a Torino per mostrargli il campo dove giocavano anche gli Agnelli. Lui venne e si innamorò e restò qui. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. Nedved dicendomi di sì si è costruito da solo la sua fortuna. Oggi studia da dirigente della Juventus, è molto apprezzato e stimato dalla famiglia Agnelli”. Sul campionato in corso: Lo scudetto lo vince la Juventus, al secondo posto la Roma e il terzo gradino se lo giocano Inter e Napoli. Poi c’è la Lazio. Sempre se Mancini riuscirà a dare un cambio di marcia a questa squadra altrimenti la Lazio può arrivare anche davanti ai nerazzurri. Per costruire una squadra vincente non bastano le qualità tecniche, quando si acquista un giocatore il carisma è l’aspetto più importante. In questo calcio italiano la Lazio può dire la sua, anche se mi ha sorpreso la sconfitta di Empoli. C’è un presidente che fa società, Lotito. Oggi in molti lo criticano ma se se ne dovesse andare lo rimpiangerebbero, non arriverebbe un presidente bravo come lui. La squadra è composta da buoni giocatori ma nessuno eccezionale: servono giocatori sopra la media per vincere. Djordjevic? Mi piace è un attaccante vero”