WALCHSEE GIORNO 7 - Anticipo e lettura dell'azione avversaria: Inzaghi studia la difesa perfetta

Difesa a tre, gioie e dolori, luci ed ombre di un modulo ricco di opportunità ma anche di insidie. Inzaghi vuole sfruttare al massimo le potenzialità dei propri interpreti e ha scelto il 3-5-2 come spartito principale per la prossima ‘sinfonia’ stagionale. Ecco perché, già da ora, tutto deve funzionare alla perfezione. I troppi gol subiti nella seconda parte di stagione rappresentano ancora oggi un campanello d’allarme che il tecnico piacentino vuole spegnere al più presto. Curare i dettagli anche in fase di non possesso, diventa allora ancor più fondamentale.

PRESSING, CONTENIMENTO E TEMPISMO – Straordinari questa mattina per il pacchetto di centrali biancocelesti: Wallace, de Vrij, Hoedt, Radu e Bastos, agli ordini del vice allenatore Farris e del collaboratore tecnico Cecchi, hanno lavorato a turno sui movimenti della difesa a tre. A pungolare la reattività dei cinque, Lombardi e Crecco sugli esterni e Rossi e Palombi come punte. Un lavoro globale di reparto certamente, ma funzionale soprattutto per incrementare il tempismo e la capacità di valutazione dei singoli giocatori in una specifica dinamica di non possesso palla. L’obiettivo del difensore consisteva dunque nel saper intuire il tipo di giocata da applicare, se quindi forzare l’anticipo o contenere l’avversario in base all’evoluzione dell’azione. Un test propedeutico per muscoli e cervello, con lo scopo di allenare la capacità di lettura di una manovra d’attacco avversaria. Inzaghi ha osservato attentamente i progressi dei suoi e a fine seduta si è consultato a lungo con i propri collaboratori. Le prossima tappa è Malaga, un match che svelerà ancor di più il reale tenore della nuova Lazio. Intanto, a de Vrij e compagni il compito di metabolizzare in fretta gli ‘appunti’ presi stamane in campo. Il 13 agosto sarà il primo esame di una lunga serie.