ESCLUSIVA - Lazio, Buso: "Il mercato non è una scusa! A Cagliari la svolta..."

10.02.2024 07:25 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - Lazio, Buso: "Il mercato non è una scusa! A Cagliari la svolta..."

Cagliari è la prossima tappa della Lazio di Maurizio Sarri. Hanno obiettivi diversi e un solo imperativo in comune: fare punti. C'è chi nella sua carriera comunque ha avuto il privilegio di vestire entrambe le maglie, passando dalla Capitale alla Sardegna. Si tratta di Renato Buso, ex centravanti azzurro degli anni '90. In biancoceleste è sbarcato nell'estate del 1996 dal Napoli su richiesta di Zdeněk Zeman, non uno qualunque. Poi però l'esonero del boemo e l'arrivo di Zoff l'hanno portato verso altri lidi: tra Piacenza e Spezia, c'è proprio una parentesi in rossoblù (stagione 2000/2001). In esclusiva alla nostra redazione ha parlato della gara dell'Unipol Domus valida per la ventiquattresima giornata di Serie A. 

IL MOMENTO DELLA LAZIO - "Ho visto una Lazio che si stava riprendendo, oltre alla trasferta in Supercoppa. Da lì poi c'è stato qualcosa che non ha funzionato: i risultati e le ultime prestazioni hanno allarmato l'ambiente e l'allenatore. Credo che vadano aggiustati i rapporti tra Sarri, la squadra e la dirigenza. Ho letto anche alcune dichiarazioni troppo forti, che per me non sono consone per il momento e per il campionato dei biancocelesti che hanno l'organico per fare grandi cose. Forse sono state dettate da un rapporto un po' logoro".

SUL MERCATO DI GENNAIO - "L'assenza del mercato mi è sembrata una cosa generalizzata per molti club. Se analizziamo altre squadre, tutte hanno fatto poche operazioni, se non il Napoli. Chiaramente la mancanza di acquisti da parte della Lazio ha fatto storcere il naso ai tifosi e all'allenatore. Sono dell'idea però che la sessione di gennaio non abbia mai cambiato, se non in casi veramente rari, l'assetto e la forza di una squadra. Partendo da questo, bisogna cambiare marcia: il mercato non deve essere una scusa per non avere continuità in campionato".

ORA IL CAGLIARI - "Cagliari deve essere il punto di svolta della Lazio. È una partita difficile, contro una squadra agguerrita con un allenatore esperto e bravo. Loro vanno a caccia della salvezza e le gare in casa sono sempre fondamentali in questi casi. Per la Lazio diventa una sfida complicata e importante per dimostrare il proprio valore, sia tecnico che di personalità e di morale. Fare risultato all'Unipol Domus può essere un modo per far ritrovare all'ambiente un'unità d'intenti".

LA LOTTA AL QUARTO POSTO - "Io sono dell'idea che i campionati, soprattutto la Serie A, si decidono tra febbraio e marzo. Aprile è solo un consolidamento di quello che si fa in questi due mesi. Poi non c'è più tempo per recuperare, i risultati sono fondamentali per l'entusiasmo e per la classifica. Sono tutte partite importanti, come per la Lazio anche per le altre che lottano per il quarto posto".

IMMOBILE O CASTELLANOS - "Per me Immobile è imprescindibile. Quando sta bene è quello che dà più profondità e incisività in avanti, si è visto anche a Bergamo. Castellanos mi piace molto, ha delle potenzialità enormi, straordinarie. Probabilmente ancora non ha trovato il giusto momento e forse non si è ambientato pienamente nel calcio italiano, gli manca continuità. Fossi in Sarri, comunque, punterei sul capitano a Cagliari, ma la Lazio può assolutamente contare sul Taty se impara a capire il gioco".

RIVA ED ERIKSSON - "Riva l'ho conosciuto per popolarità e per il grandissimo giocatore che è stato. Era un uomo con una personalità particolare: taciturno, lo sentivi poco, ma dava sempre un valore allo sport. Quando ti veniva a parlare ti dava sicurezza e certezza. Eriksson invece l'ho avuto alla Lazio e alla Sampdoria. Gli mando davvero un grande abbraccio: è una persona squisita e con una certa sensibilità. Mi auguro di poterlo rivedere presto bene e in forma, con quel sorriso che non gli è mai mancato".

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Pubblicato il 9/02 alle 13.00