Sarri, l'addio alla Lazio e un obiettivo chiaro: ecco gli indizi sul futuro

09.04.2024 07:22 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it
Sarri, l'addio alla Lazio e un obiettivo chiaro: ecco gli indizi sul futuro
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Maurizio Sarri si è ritirato nella sua villa di Castelfranco, si sta dedicando alla famiglia, in un momento non semplice dal punto di vista personale. L’addio alla Lazio è stato doloroso, le frasi sulla lazialità, sul popolo laziale, non erano campate in aria, avevano un radicamento forte nell’animo del tecnico. Un addio doloroso, ma necessario perché Sarri sentiva che ormai lo spogliatoio gli aveva voltato le spalle. Sarebbe servito un intervento forte della società per far sì che Sarri diventasse il perno della rifondazione, ma Lotito ha guardato altrove, preso da impegni politici e professionali, sottovalutando così l’effetto dell’erosione nei rapporti a Formello. Sarri ha scelto il modo più dignitoso e signorile per dire addio, lasciando sul piatto un anno di contratto a 4 milioni netti più bonus. L’ha fatto per la Lazio e per amor proprio, perché non si sentiva più in grado d’incidere. Ora è in attesa, anche che tutti i problemi familiari possano risolversi. Il tempo ora è dedicato alla famiglia, ma anche alle sue passioni sportive: calcio e ciclismo (ormai la stagione è entrata nel vivo).

OBIETTIVO INGLESE - Maurizio aspetta una nuova chiamata in estate, la sua ambizione sarebbe quella di tornare in Inghilterra, s’è pentito d’aver lasciato il Chelsea nel 2019, vorrebbe tornare in quello che considera - per distacco - il miglior campionato del mondo. Sarri, l’estate scorsa, era stato cercato dall’Everton, che gli avrebbe affidato la panchina e corrisposto un ingaggio da 8 milioni netti, ma in quel momento l’allenatore voleva continuare a Roma con la Lazio. Nelle settimane scorse, invece, alla sua porta ha bussato il Nottingham Forest, club ricchissimo, ma che non ha ancora trovato una guida tecnica capace di evitargli i patemi della lotta salvezza. Sarri, però, ha declinato. Non vuole entrare in corsa. In Premier la situazione panchine è piuttosto delineata, almeno per quanto riguarda le super big: il Liverpool saluterà Klopp, sembra a un passo l’accordo con Ruben Amorim. City, Tottenham e Arsenal continueranno rispettivamente con Guardiola, Postecoglu e Arteta, a meno di clamorosi colpi di scena. Più fluida la questione a Old Trafford, lo United valuterà solo a fine stagione l’operato di Ten Hag e deciderà se continuare o meno con l’olandese. Discorso simile per il Chelsea con Pochettino. Sarri però è attratto dalla Premier, molto dipenderà dal progetto che gli verrà proposto, per questo sono da tenere d’occhio le panchine di West Ham e Newcastle, ma anche dell’Aston Villa se Emery dovesse salutare. E il Forest potrebbe tornare alla carica se dovesse rimanere nella massima serie.

LIGA E ARABIA - La preferenza per la Premier, però, non vuol dire che Sarri sia chiuso ad altre opzioni, come la Liga: Mundo Deportivo l’aveva indicato come uno dei papabili per la panchina del Barcellona (che saluterà Xavi) e il Siviglia vuole un tecnico importante per iniziare un nuovo ciclo dopo un’annata disastrosa. E pure in Bundesliga qualche panchina prestigiosa cambierà proprietario: Bayern e Borussia Dortmund su tutte. Mau, a luglio, aveva detto no a un’offerta faraonica dall’Arabia (ingaggio da quasi 20 milioni netti), non voleva lasciare la sua Lazio. Ora lo scenario è cambiato e in Arabia Saudita e chissà che pure la Saudi Pro League non possa tornare a tentare il tecnico toscano. Del resto anche lì si può fumare…

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Pubblicato l'8/04