PRIMAVERA - Prove e volti nuovi: a Formello la Lazio cede in amichevole al Flaminia

Pubblicato ieri alle 16.25
06.01.2017 06:45 di  Mara Perna  Twitter:    vedi letture
Fonte: Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Prove e volti nuovi: a Formello la Lazio cede in amichevole al Flaminia

Non parte proprio con il piede giusto la Primavera che perde per 2-1 l’amichevole contro il Flaminia Civita Castellana. Il test al ‘Fersini’ non dà a Bonatti le risposte attese. Ci si aspettava una reazione importante dopo la batosta del derby e invece il 2017 si apre per i biancocelesti con una sconfitta. Dopo uno sprint iniziale con Cardoselli che firma la rete del vantaggio laziale, è il Flaminia ad avere le occasioni migliori ed aggiudicarsi il match. È vero che non è un incontro ufficiale e ci sono tante assenze tra le fila della Lazio, prima su tutte Rossi impegnato nell’allenamento con la prima squadra. Ma Bonatti non ci sta a perdere e non sarà molto soddisfatto della prestazione dei suoi. Si dovrà lavorare e cambiare rotta per la prossima amichevole fissata per martedì 10 gennaio. Sabato 14 si tornerà a fare sul serio con la Spal.

TANTE VECCHIE CONOSCENZE - Dopo le feste la Primavera torna in campo. Nell’amichevole contro il Flaminia Civita Castellana, che milita in Serie D, Bonatti si aspetta una bella reazione sia fisica che psicologica dai suoi, soprattutto dopo la batosta subita nel derby. Tanti i volti conosciuti della formazione avversaria. Uno su tutti Lazzari. trasferitosi qualche giorno fa dal Racing Roma che si sistema tra i pali del Flaminia. E poi ancora Cinti, Nolano e Quaglia (partito dalla panchina), alla Lazio fino alla scorsa estate. Infine Alfonso Delgado, vecchia conoscenza della prima squadra biancoceleste tra il 2003 e il 2005 ed arrivato nella rosa di mister Vigna a dicembre dall’Albalonga. Il tecnico biancoceleste schiera in campo il 4-4-2, modulo con cui Rossi e compagni sono scesi in campo negli ultimi incontri di campionato. Borrelli in porta, difesa a quattro con Spizzichino, Baxevanos, primo rinforzo ufficiale, Miceli e Ceka. Linea di centrocampo con Portanova e Javorcic sugli esterni, al centro Cardoselli e Folorunsho. Tandem d’attacco con Muzzi e Bezziccheri. Assente, oltre agli infortunati, anche capitan Rossi che si allena con i grandi. Con il Crotone potrebbe arrivare per lui la seconda convocazione.

LAZIO, MALE LA PRIMA -  Attenzione e lucidità. Sono queste le richieste principali di mister Bonatti che come sempre si agita dalla panchina. Non importa se l’incontro non è ufficiale, l’atteggiamento dev’essere sempre lo stesso. Parte forte il Flaminia, ci prova anche l’ex Nolano ma la difesa della Lazio risponde con un ottimo lavoro di copertura. Agiscono bene anche gli altri reparti ed infatti è proprio dal centrocampo che parte l’azione che porta al gol. È il 18’ quando Cardoselli anticipa l’avversario, palla al piede si porta in area del Flaminia e col destro batte Lazzari. Qualche minuto dopo miracolo di Borrelli che para un colpo di testa micidiale e salva i suoi, ma nulla può al 27’ quando Cardillo, ex Rieti scuola Milan, pareggia i conti. Pochi giri d’orologio e Delgado sfiora il vantaggio, solo un altro miracolo del portiere laziale salva la Lazio. Baxevanos rischia pure un clamoroso autogol, scatenando le ire di Bonatti. Chiede più velocità e cattiveria il tecnico biancoceleste, a fronte di un Flaminia che se la gioca a viso aperto. Tant’è che dopo sedici minuti dalla ripresa Onofri sorprende completamente la difesa laziale e in scivolata buca Borrelli, firmando il vantaggio degli ospiti. La Lazio tenta di reagire rendendosi pericolosa con il neo entrato Al Hassan che sfiora il palo. Alla fine le squadre sono completamente stravolte rispetto a quelle scese in campo all’inizio, Bonatti schiera pure Castellani e Luiz Cleber, due giocatori in prova. Ma a rimanere invariato è il risultato che sorride ai rossoblù di Vigna. La Lazio non riesce a pareggiare e si rende protagonista di qualche nervosismo di troppo. Folorunsho, dopo un battibecco con un avversario, è accompagnato negli spogliatoi e costringe alla sostituzione l’allenatore bresciano.