Primavera, Bollini coccola i suoi: "Trombetta incarna lo spirito di questa squadra... Onazi ed Emmanuel sono un patrimonio straordinario"

09.04.2011 14:43 di  Marco Ercole   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it - Leonardo Bertani
Primavera, Bollini coccola i suoi: "Trombetta incarna lo spirito di questa squadra... Onazi ed Emmanuel sono un patrimonio straordinario"
© foto di Valerio Danesi

Secondo poker in tre giorni per la Lazio di mister Bollini che dopo il 4 a 1 di Palermo, concede il bis anche nella partita casalinga contro l’Ascoli. Ma nonostante il risultato rotondo l’approccio alla partita non è stato tra i più felici di questo campionato ed solo grazie ad alcuni episodi favorevoli i biancocelesti sono riusciti a chiudere il primo tempo in vantaggio per 2 a 1. Un risultato che ha dato maggiore convinzione e tranquillità, che nella seconda frazione hanno permesso alla Lazio di dilagare come spiega Alberto Bollini nella disamina della partita: «Diciamo che nei primi cinque minuti non abbiamo avuto un approccio buono come avevamo avuto nelle precedenti partite casalinghe. Un approccio un po’ blando per disattenzioni nostre difensive e anche per un Ascoli che non è certo venuto qua per fare la comparsa, ed ha avuto un atteggiamento molto agonistico nei primi minuti. Una squadra che sapeva giocare molto bene in ampiezza, che cercava di metterci in difficoltà soprattutto nella parte centrale con forte pressione. E infatti all’inizio siamo stati titubanti e quando lo siamo diventiamo insicuri soprattutto nella fase del non possesso palla. Poi sblocchiamo la partita su un calcio piazzato, anche se in maniera timida avevamo provato ad arrivare davanti con la manovra, e questo ci aveva dato una sorta di tranquillità mentale. Poi però è arrivato il gol molto bello dell’Ascoli, che però avremmo potuto evitare e ne prendiamo un po’ troppi a causa di un atteggiamento un po’ troppo superficiale. Il gol di Trombetta ci ha cambiato il volto della partita perché andare all’intervello in vantaggio ci ha permesso di riorganizzarci tatticamente in un altro modo. È un po’ la fotografia nostra Trombetta, un ragazzo che può dare 7 e arriva sempre a 10 per atteggiamento, abnegazione, comportamento, disciplina. E questo è lo spirito della Lazio e del settore giovanile».
Un settore giovanile che nelle ultime partite ha potuto contare su due nuovi elementi come Emmanuel ed Onazi, con soprattutto quest’ultimo che sta facendo fare il salto di qualità alla squadra della quale è diventato una colonna portante: «La Lazio fino a dicembre aveva un volto, da gennaio ne ha avuto uno completamente diverso per una serie di motivi. Ora è 15 giorni che abbiamo tesserato questo giocatore insieme a Emmanuel, e sono un patrimonio straordinario della società che io cerco di far crescere individualmente. Lui è un ragazzo che interpreta bene le due fasi, nel primo tempo a tre centrocampisti, nel secondo siamo passati a due bloccando molto bene le corsie esterne dell’Ascoli che non riuscivano più a ripartire, e tra le linee con gli inserimenti suoi, di Emeka e di Zampa siamo riusciti ad essere devastanti.Tatticamente è stato molto positivo come del resto tutta la squadra»
Dopo avere recuperato dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori nella trasferta di Palermo oggi è rientrato Ceccarelli che, subentrato nel secondo tempo, ha saputo dare il cambio di marcia alla Lazio: «Escludo nella maniera più assoluta che si riferisse a me. Non è stato convocato per Palermo perché aveva un problema fisico e si è allenato solo ieri. Davanti abbiamo tanti cambi e quindi devo cercare di sfruttare al massimo il potenziale. Abbiamo molti meno cambi a centrocampo ed in difesa e cerco di fare il possibile per il bene della squadra. Ceccarelli è un giocatore di indiscusse qualità, l’ha dimostrato in tanti momenti, ha avuto un calo fisico ed ora è in ripresa. Per me i trenta minuti finali valgono sessanta minuti. Lui ha fatto tre cose straordinarie e tre cose su cui deve migliorare: l’egosimo individuale non è ammesso nel settore giovanile e nella nostra squadra, lui se gioca con le sue qualità fa partite straordinarie per sé e per la squadra. Quindi per crescere sotto tutti i punti di vista devi essere squadra e giocatore. Non puoi essere solo giocatore».
Sfortunatissimo infine Campoli, oggi al rientro in campo dal primo minuto, che dopo aver realizzato la prima rete dell’incontro è stato costretto ad uscire anzitempo per un nuovo problema muscolare: «Campoli è in un momento un po’ particolare. È un ragazzo che ha avuto un po’ troppi problemi. È entrato venti minuti mercoledì e li ha fatti molto bene, le squalifiche di Ugolini e Vilkaitis mi permettevano unicamente questa scelta. Mi sembrava che le cose andassero molto bene e non mi aspettavo questo tipo di infortunio. È un periodo che abbiamo qualche infortunio di troppo per quella che è la mia abitudine e la mia gestione, però ci può stare anche se a Campoli non possiamo attribuire un infortunio legato alla giornata ma ad un suo percorso. Speriamo che non sia niente di grave e che si possa recuperare perché l’infermeria adesso per una serie di motivi diversi è abbastanza piena».