Ventura, esonero a caro prezzo: un addio da 880 mila euro

C’era quasi l’intero mondo del calcio italiano ad attendere le dimissioni dell’ormai ex ct della Nazionale. Un’attesa vana, perchè quelle dimissioni non sono mai arrivate. Gian Piero Ventura le aveva prima ‘promesse’ ai microfoni delle Iene, poi aveva rinnegato quelle dichiarazioni. Un temporeggiamento che molti facevano fatica a comprendere. Fino a quando, a due giorni da una delle disfatte più eclatanti dell'intera storia degli Azzurri, è arrivato il suo esonero. Il presidente della Figc Carlo Tavecchio nella giornata di ieri ha effettuato la fatidica chiamata, selezionando nella rubrica proprio il numero di Ventura. Una telefonata necessaria a chiarire i dettagli della risoluzione di quel contratto che lo aveva portato alla guida della panchina della Nazionale. E quel temporeggiare sembra aver assunto finalmente un significato. Infatti, come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, tra l’ex ct azzurro e la Figc c’era in sospeso una questione da 880 mila euro. Esattamente la cifra rimanente del milione e trecentomila euro promesso a Ventura al momento del suo ingaggio nella primavera del 2016. Soldi che gli verranno corrisposti nei prossimi mesi in rate da 110 mila euro ciascuna. Ecco quanto costa l’addio tanto atteso.