Lotito come due anni fa, è sempre contestazione

05.02.2016 08:10 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Francesco Pietrella - Lalaziosiamonoi.it
Lotito come due anni fa, è sempre contestazione
© foto di Federico Gaetano

Seggiolini vuoti, spalti deserti. Tanta amarezza. Durante le partite della Lazio, ormai, allo stadio non c'è più nessuno. I motivi sono vari: l’orario non gradito, la paura emersa dopo gli attentati di Parigi, la presenza di barriere all’interno delle curve. Ma la causa principale è la protesta contro il presidente Lotito. Non più una novità. Situazione difficile, surreale. Coi ragazzi di Pioli costretti a giocare senza il proprio tifo: la Curva Nord non c’è più. Ieri, poi, la squalifica per due turni a causa dei cori contro Koulibaly, verificatisi durante la sfida contro il Napoli. Ma cosa cambia? Ormai la tifoseria se ne sta andando. Esattamente come capitò nell’inverno 2014. 

I NUMERI - Come riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, infatti, l’affluenza è ai minimi storici (contro il Napoli c’erano 5959 paganti). E gli abbonati parlano da soli: quest’anno sono 14.160. Pochi. Soltanto nella stagione 2010/2011 ce n’erano di meno (12.877). Mentre il picco è stato toccato nel 2004/05, il primo anno dell’era Lotito (28.731). Stagione 2013/14 dicevamo, contestazione ai massimi livelli. Era l’epoca di Reja e Bollini, i tifosi scelsero di riempire lo stadio per esprimere ancor di più il proprio dissenso. Altri tempi, sì. Perché oggi scelgono direttamente di restare a casa. Abbandonano la squadra e il presidente.