Lazio, è tutto come vuole il mister...ma ce n'è uno che non si converte al "sarrismo"

Nella conferenza stampa di presentazione di Lazio-Inter, Maurizio Sarri ha affermato di non voler cancellare ciò che ha fatto Simone Inzaghi per la Lazio. Poche parole riferite all'ex allenatore biancoceleste ma che rendono l'idea di quanta stima ci sia da parte del tecnico toscano. Anche perchè, anche volendo, quello che ha fatto Inzaghi per la Lazio e quello che Simone ha significato per i laziali, non si può cancellare. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei, in questo mercato sono arrivati ben 8 innesti, altri giocatori sono andati via, altri ancora si sono trasformati, adattandosi al cosiddetto "sarrismo". Basta guardare Lazzari, diventato un esterno basso da quinto di centrocampo. Milinkovic-Savic (anche grazie alla sua innata versatilità), è passato da un centrocampo a 5 ad uno a 3. Poi c'è chi della trasformazione non ne ha voluto sapere, come Luis Alberto che in questa stagione continua a collezionare panchine, anche stasera contro quell'Inzaghi con cui illuminava in modo fisso il centrocampo. Al posto suo ci sarà Vecino, ulteriore iniezione di sarrismo in questa Lazio ormai a immagine e somiglianza del suo tecnico.