L'ex arbitro De Santis chiarisce: "Ingiusto arrestare Mauri, lui non ha niente a che fare con Calciopoli"

Pubblicato il 25/03 alle 22:00
26.03.2015 07:15 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca-Lalaziosiamonoi.it
L'ex arbitro De Santis chiarisce: "Ingiusto arrestare Mauri, lui non ha niente a che fare con Calciopoli"

AGGIORNAMENTO ORE 22 - Parziale marcia indietro dell'ex arbitro coinvolto nelle vicende di Calciopoli. De Santis è intervenuto ai microfoni di Radioies per fare chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Repubblica in merito al coinvolgimento del capitano della Lazio. "Io già tempo fa feci un'intervista a difesa di Stefano Mauri. Ci tengo a chiarire quanto è stato riportato nella mia intervista uscita oggi. Per motivi di spazio probabilmente non è stato riportato il mio pensiero in maniera compiuta. Mauri è stato arrestato e ha fatto un periodo in carcere, poi esce e viene sanzionato dalla giustizia sportiva, in maniera preventiva perché forse la sentenza arriverà tra diversi anni. La misura del carcere per Mauri è un'ingiustizia abnorme se si pensa in primo luogo al merito di quanto ipotizzato nell'impianto accusatorio e soprattutto alla luce di quello che poi è stato lo sviluppo delle indagini che non hanno portato nessun elemento valido e concreto. Non è ammissibile che una persona paghi in maniera preventiva qualcosa che non è stato dimostrato e di cui non si ha nessuna prova. Se quando tra qualche anno arriverà la sentenza della giustizia ordinaria Mauri dovesse risultare innocente, chi lo ripagherà di quanto subito in questi anni? Perché Mauri è l'unico calciatore di quel filone ad andare in carcere, è l'unico su cui c'era il rischio di fuga o inquinamento delle prove? I giudici devono giudicare per quelli che sono gli atti e ogni cittadino deve sentirsi trattato nello stesso modo di fronte alla giustizia. Poi conosco Mauri, l'ho arbitrato tante volte, se mi chiedessero di mettere una mano sul fuoco sul fatto che Mauri non abbia nulla a che fare con il calcio scommesse, io ci metterei tutte e due le mani. Lui e Gattuso non avrebbero mai potuto farlo, ne sono certo. Calciopoli parte dalla procura di Napoli, e la sentenza è arrivata dopo tanti anni. Io ho smesso di arbitrare subito così come altri colleghi che oggi a distanza di 9 anni sono stati assolti. Questo non è ammissibile in un Paese civile, pensate a Pieri che a 35 anni con una carriera brillante da internazionale ha dovuto smettere per poi vedersi riconoscere dopo anni la sua innocenza. Chi lo risarcirà del danno, anche morale, che ha subito?".

Mettere le mani avanti per non cadere indietro. L'ombra di Calciopoli continua a incombere, ogni tanto spunta qualche retroscena inquietante. A dire la sua è l'ex arbitro Massimo De Santis, tornato a rompere il suo silenzio sulle colonne de La Repubblica, facendo il quadro della situazione attuale del calcio italiano. "La verità è che se il calcio aveva qualcosa che non andava, non erano gli arbitri. E infatti guardi cosa è successo dopo. È ricominciato tutto. Alla Roma hanno rubato uno scudetto, il gol di Muntari era due metri dentro, hanno messo gli arbitri di porta che non vedono gol che si vedrebbero pure dalla tangenziale. Ma anche cose più gravi, c’è Conte che viene coperto dalla Federazione e fa il ct, Gillet che si vende le partite e gioca come se niente fosse, Mauri che viene arrestato e fa il titolare".