Keita, è lui il nuovo idolo. D'Amico: "È un punto di riferimento e sorprende, la gente lo ama per questo"

Pubblicato ieri alle ore 08:19
27.08.2014 07:30 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Keita, è lui il nuovo idolo. D'Amico: "È un punto di riferimento e sorprende, la gente lo ama per questo"
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© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

Di solito si usa il termine enfant prodige. Ma per Keita Balde Diao, senegalese naturalizzato spagnolo, funziona meglio Niño Maravilla. Usato e usurato come soprannome, per carità, ma le sue giocate, il suo sorriso, sono sempre qualcosa di meraviglioso. Il numero 14 ne ha fatta di strada: da timido Primavera in attesa del via libera per giocare a nuovo idolo di tifosi, orfani di talenti da osannare dentro e fuori dallo stadio. A 19 anni si è preso la Lazio, come un certo Vincenzo D’Amico nel ’74, nello squadrone che vinse il tricolore. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’attuale opinionista tv regala al talento laziale tanti elogi: “E’ diventato un punto di riferimento. E’ un attaccante completo di grande qualità. Ha personalità. Mi piace la sua voglia di osare per cercare sempre il colpo a sorpresa. La gente lo ama anche per questo”. A 19 anni, D’Amico vinceva lo scudetto, ma non si rivede in Keita: “Io non avevo la sua sfrontatezza, avevo quasi il timore di provare la giocata in più. Ho avuto la fortuna di arrivare in una grande squadra con un allenatore, Maestrelli, che sapeva darmi i consigli giusti. Ora dovrà avere l’umiltà di imparare ancora per crescere. Ha in squadra campioni veri, come Klose, che potrà insegnarli molto”. La stagione biancoceleste passa anche per le sue giocate. Lo scorso anno segnò 5 reti in Serie A. Quest’anno serve di più per puntare in alto. D’altronde è il diamante grezzo nella ventiquattro ore del presidente Lotito. Al mercato per ora non ha ceduto, ma i compratori ed estimatori ci sono sempre. Magari sono solo in attesa che brilli di più.