FIGC, Tavecchio su Lotito: "Lavora, ha testa e conosce tutti, ma nessuno lo nomina presidente o vice"

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Torna a parlare Carlo Tavecchio. L'ex Presidente della FIGC si è sbottonato raccontando aneddoti dei suoi tre anni alla carica del mondo del calcio italiano e anche sulla famosa gara contro la Svezia che ha sancito la non qualificazione dell'Italia al Mondiale in Russia. Ha ribadito il fatto di non aver scelto da solo il ct Ventura e che in partenza doveva essere affiancato da Lippi nella figura di direttore tecnico. Tavecchio, come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, ha parlato anche di Claudio Lotito che è stato decisivo per la sua elezione, ma con cui i rapporti si sono via via raffreddati. Del patron biancoceleste dice: "Sta 22 ore al giorno sul pezzo, ha testa, conosce tutti, cerca di coagulare consensi intorno a sè. Vuole sempre diventare presidente o vice, ma ogni volta non lo nominano nonostante si dia da fare come un matto". L'ex numero uno della FIGC prosegue e racconta che durante il suo mandato Lotito voleva diventare vicepresidente vicario, ma che la cosa avrebbe dato fastidio a troppe persone importanti e così non se ne fece nulla.