Calciomercato Lazio, Brahimi-Porto: è rottura. E dietro l'algerino c'è un fondo d'investimento...

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Da una parte il Porto, dall'altra Brahimi, in mezzo c'è la Lazio. Questo più o meno lo scenario che potrebbe crearsi nelle prossime sessioni di calciomercato. Brahimi - che nel giugno 2019 vedrà scadere il suo contratto con i lusitani - non intende minimamente rinnovare il proprio accordo. Contrariamente alle voci rimbalzate nella giornata di ieri, che volevano Brahimi in uscita dal Porto per 4-5 milioni di euro, l'esterno algerino andrà via a parametro zero. E non solo, come riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, il Porto rischia oltre al danno anche la beffa: il fondo Doyen Sports, secondo accordi firmati al momento del tesseramento di Brahimi, incasserà dei soldi anche in caso di partenza a zero del proprio assistito, 6,5 milioni per l'esattezza. Alla Doyen non è piaciuto il fatto che in estate il Porto abbia rifiutato una cifra attorno ai 30 milioni per Brahimi. Ecco dunque la necessità di cedere il giocatore già nella prossima finestra di calciomercato, con la speranza di ricavarci qualche milione, che comunque - stando ad indiscrezioni provenienti dal Portogallo - spetterà di diritto alla Doyen. La Lazio rimane vigile, studia le mosse. Il ds Tare difficilmente ha abituato a grandi colpi nella sessione invernale, ma mai dire mai. Sicuramente rappresenta un'occasione da non lasciarsi sfuggire: Brahimi è un esterno d'attacco che può giocare su entrambe le fasce, numericamente andrebbe a sostituire Nani. Correa ha sostituito Felipe Anderson, c'è ancora un posto vacante. Chissà...