Pellegrini, gli amici di sempre: "Lazio? Un sogno che si avvera. E quel derby allo stadio..."

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - Ascanio e Jacopo ci raccontano i giorni della trattativa e la grande festa del primo giorno...
02.02.2023 07:15 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Pellegrini, gli amici di sempre: "Lazio? Un sogno che si avvera. E quel derby allo stadio..."

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - "Non riusciamo ancora a crederci, forse ce ne faremo una ragione solo quando lo vedremo all'Olimpico contro l'Atalanta". Ascanio e Jacopo sono due dei migliori amici di Luca Pellegrini. Hanno conosciuto il neo terzino della Lazio quando calcava i campi dei settori giovanili in giro per la Capitale. Un'amicizia lunga e duratura che ha resistito anche alla distanza e agli impegni di lavoro. La carriera di un calciatore, infatti, è ricca di soddisfazioni, ma spesso porta soprattutto i più giovani distanti da casa. Questo è il caso di Luca che è passato per Torino (sponda Juve), Cagliari, Genova (in rossoblù) e Francoforte ma è rimasto sempre lo stesso. "Sottolineatelo che non è mai cambiato. Il successo, il fatto di avercela fatta non ha mai cambiato la splendida persona che è. Spesso i calciatori si montano la testa, non è proprio il caso suo che per noi sarà sempre lo stesso ragazzino che giocava con noi a pallone per strada con la maglia di Di Canio. Il pensiero di vederlo in campo con quella maglia è una cosa che ci riempie d'orgoglio. Uno di noi ce l'ha fatta a realizzare i suoi sogni. Un po' è come se il suo sogno fosse anche il nostro". Già perché l'amore per la Lazio nasce quando Pellegrini è piccolo. In famiglia sono tutti tifosi biancocelesti e la conferma arriva anche da Ascanio che con l'amico fraterno condivide anche un tatuaggio: "Io giocavo con lui nel settore giovanile della Roma. Io e lui eravamo tifosi della Lazio e spesso nello spogliatoio ci prendevamo in giro con altri bambini della Roma, come è normale che sia a quell'età".

LA FEDE E IL DERBY IN CURVA - Basta guardare gli occhi di Pellegrini, la voce rotta dall'emozione e la sua incredibile voglia di venire alla Lazio per capire che quando sei un tifoso non ci sono ostacoli che tengono. Le polemiche e le vecchie interviste lasciano il tempo che trovano come sottolineano i due: "Luca è un professionista. Anche se tifa Lazio, è legato alla società Roma per quanto gli ha dato a livello calcistico. Se oggi gioca in Serie A è anche merito loro che hanno sempre creduto in lui. Normale che non potesse dire prima per quale squadra facesse il tifo, ma quando c'è stata l'occasione non si è nascosto". La sua voglia di indossare la maglia con l'aquila sul petto fa capire tutto: "Non ha mai guardato ai soldi, voleva solo la Lazio. Per lei ha rinunciato a tanti soldi, una cifra che le persone normali guadagnano in quindici anni di lavoro. Lui non ci ha pensato un attimo, pensate quanto tiene a questi colori".  Gli amici ci raccontano anche un aneddoto: "Siamo tutti laziali. Uno degli ultimi derby, non vi possiamo dire quale, siamo stati anche in Curva Nord a vedere la partita. Tra l'altro anche un derby vinto. Lui era con noi ed è stato pazzesco vivere quella partita con lui".

TRATTATIVA - Proprio l'amore verso questi colori è stata una bella accelerazione per la trattativa. Ve l'abbiamo raccontata per primi a inizio dicembre e qualche giorno prima l'ex Eintracht si era confidato con gli amici. "Ci ha detto che c'era questa opportunità e che lui stava spingendo. Noi ci siamo commossi e da allora lo abbiamo martellato. Spesso, per evitare di essere pesanti, evitiamo di parlare di calcio che poi è quello che si fa con gli amici quando si evita l'argomento lavoro per non appesantire i discorsi. Da quando ci aveva detto della Lazio, però, era più forte di noi e lui ci diceva spesso 'Mi state martellando'. Fosse stato solo per lui sarebbe arrivato il primo gennaio, ma è normale che le squadre facciano le loro valutazioni del caso. L'importante è che sia arrivato". 

FUMATA BIANCA E LA FESTA DI IERI -  Due mesi lunghissimi fatti di tira e molla e poi la grande gioia di ieri. Luca Pellegrini ha comunicato personalmente la cosa a tutti i suoi amici: "Una giornata infinita. Ci ha videochiamato a tutti e ci ha fatto uno scherzo. Ci ha detto ragazzi, ho fatto di tutto ma alla fine niente da fare. Noi non volevamo crederci, ma sappiamo che spesso nel calciomercato queste cose possono succedere. Poi ci ha detto, ragazzi volevo dirvi anche che... 'Sono ufficialmente un nuovo giocatore della Lazio'. Noi siamo esplosi e abbiamo festeggiato, abbiamo lasciato tutti i nostri lavori e siamo corsi all'aeroporto. Lui non se lo aspettava proprio e quando ci ha visto si è commosso. Poi dopo siamo andati a casa sua con le maglie, le sciarpe e i fumogeni per una grande festa. Lui continuava a dire 'Non ci credo, non riesco a realizzare. Sono troppo emozionato'. Anche la famiglia era super contenta. Alla fine ci ha urlato un bel FORZA LAZIO. Siamo curiosi di vederlo domani contro la Juve, ma è chiaro che l'emozione più grande sarà all'Olimpico con l'Atalanta. Chissà lo stadio e la Curva come lo accoglierà e soprattutto chissà lui quanto sarà emozionato".

LAZIO LAZIALE E SARRI - Con Luca Pellegrini, la Lazio aumenta di un tassello la lazialità all'interno dello spogliatoio. Jacopo e Ascanio svestono per un attimo i panni degli amici e parlano da semplici tifosi: "Quest'anno si respira un'atmosfera particolare. C'è tanto attaccamento alla maglia, alla squadra. Andare allo stadio è bellissimo e si vive proprio una realtà meravigliosa. Poi ci sono Cataldi e Romagnoli che si capisce che sono tifosi. Alessio con la Lazio ha proprio una marcia in più rispetto a quando era al Milan e sicuro anche per Luca sarà lo stesso. Immobile e Radu sono due tifosi aggiunti e Sarri è il maestro di tutto questo". Il tecnico biancoceleste è stato determinante per il buon esito dell'operazione: "Il mister ha voluto fortemente Luca. Ci ha parlato e anche lui voleva tornare a lavorare con Sarri. Si erano incontrati quando l'allenatore è arrivato alla Juve, ma Pellegrini era veramente piccolo ed è giusto che sia andato altrove a fare esperienza. Luca ne ha sempre parlato bene ed è rimasto affascinato dal suo modo di fare, non vede l'ora di iniziare a lavorare con lui". Saranno sei mesi intensi per la Lazio e per Pellegrini con tante gare e lui è chiamato a dare una mano: "Fisicamente è perfetto. Sta bene, poi vabbé giocare per la Lazio ti fa passare tutto guardate Romagnoli. Siamo convinti che lui darà tutto perché era tutta la vita che sognava questa maglia e ora farà il massimo per conservarla". 

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Pubblicato il 01/02 alle 14