VIDEO - L'orgoglio di Reja: “Abbiamo un grande carattere… Fortunati? Siamo condizionati dalla classifica, ma nessuno lotta come noi... Parlare è facile"

Reja dopo la vittoria di Palermo, ai microfoni di Sky ed in conferenza stampa
PUBBLICATO IERI ALLE ORE 15,40
01.11.2010 08:55 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it
VIDEO - L'orgoglio di Reja: “Abbiamo un grande carattere… Fortunati? Siamo condizionati dalla classifica, ma nessuno lotta come noi... Parlare è facile"
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© foto di Federico Gaetano

Quarto successo consecutivo, porta di Muslera imbattuta in trasferta da 341’, testa della classifica consolidata (più quattro lunghezze dall’Inter). Per celebrare la Lazio basterebbero i numeri, ma la squadra di Edy Reja è anche di più: sacrificio, intelligenza, cinismo, consapevolezza dei propri mezzi e fame di vittoria. Tutte componenti che fanno grandi le squadre e che promuovono quella capitolina anche al “Renzo Barbera”, che nelle ultime 29 gare era capitolato solo in una circostanza, a settembre contro l’Inter. Il volo della Lazio continua incontrastato, ma il suo condottiero non cambia linea, prosegue a fare professione d’umiltà, nonostante abbia sfatato il suo tabù personale contro i siciliani. Il conto è stato regolato, ma è vietato lasciarsi andare a voli pindarici: “E’ ancora presto, il primo obiettivo resta sempre lo stesso (la salvezza, ndr), una volta raggiunto questo vedremo – esordisce il tecnico - . Dobbiamo ancora affrontare le grandi di questo campionato, per il momento la squadra sta dimostrando carattere, attenzione, convinzione e spirito di sacrificio. Ognuno aiuta l’altro, mi dispiace solo che oggi il terreno di gioco non era molto bello, il manto erboso era in condizioni orribili, non ci ha permesso di fare qualche giocata in più. Però per me va bene così, più di vincere non si può. Chiaramente non abbiamo giocato benissimo. Oggi ci siamo arroccati nella zona difensiva, soprattutto sulla trequarti dove Brocchi e Ledesma hanno fatto un grande lavoro su Pastore che quando parte tra le linee è imprendibile. Noi abbiamo raddoppiato le marcature, abbiamo cercato di anticiparlo, in maniera di non lasciare libertà di azione a un giocatore che ha colpi straordinari. Abbiamo sofferto, questo è pacifico, mi piacerebbe vedere la squadra più continua in fase di attacco, ma se giocare così da sicurezza alla squadra va bene. ”.

 REJA SUL DERBY

 

Il successo corsaro di Palermo è dedicato a scettici ed “invidiosi”, che negli ultimi giorni hanno etichettato la squadra biancoceleste come “fortunata”: “L’ho già detto e lo ribadisco – sottolinea Reja - , Questa è una squadra con dei valori importanti, in più sta tirando fuori grande carattere e determinazione. I ragazzi si sacrificano molto, in fase difensiva si avventano anche in due in chiusura. In una circostanza se non era per Dias e Radu avremmo preso gol. Questo dimostra con quale attenzione si giochi. Questo è un aspetto fondamentale, bisogna continuare con questo atteggiamento fino alla fine del campionato. A chi dice che siamo fortunati dico che parlare è facile. Non sono molto d’accordo con chi dice che questo. Ci sono poche squadre che lottano dall’inizio alla fine come noi, ci difendiamo a denti stretti. Ogni partita fa storia a sé, noi prepariamo le gare sempre alla stessa maniera, se poi vinciamo vuol dire che qualche merito ce l’abbiamo. Gli addetti ai lavori che capiscono di calcio ci fanno i complimenti, non sempre giochiamo bene, è chiaro che siamo un po’ condizionati dalla classifica. Se riusciamo a raggiungere una certa maturità in avanti sarà importante. A volte sembra che giochiamo con il freno a mano tirato, mi auguro che la squadra si sblocchi dal punto di vista delle ripartenze e del fraseggio. Adesso pensiamo a mantenere questa posizione e poi miglioreremo anche nel gioco”

"Poi vincere a Palermo a me non era mai capitato - continua Reja -  ,Mi sembra che sia giusto che sia successo in questo momento ideale. Abbiamo sofferto, questo è pacifico, mi piacerebbe vedere la squadra più continua in fase di attacco, ma se giocare così da sicurezza alla squadra va bene. Nel secondo tempo potevamo anche chiudere la partita con l’occasione di Mauri, peccato che gli sia capitata quella occasione sul destro che non è il suo piede. Il Palermo ci ha attaccato, ma non è mai penetrato centralmente, a parte nei primi 15’, quando hanno avuto il momento migliore. Una volta sistemata la fase difensiva non è più accaduto. Tutti hanno partecipato alla fase di non possesso, anche Zàrate ed Hernanes. Probabilmente dobbiamo ancora migliorare in alcune cose, a volte siamo troppo preoccupati e difendiamo troppo bassi. Dobbiamo alzare il baricentro di almeno 20 metri. Se tu concedi campo alla loro velocità è chiaro che puoi andare in difficoltà, ma sotto questo punto di vista l’abbiamo preparata bene”.

Vince e convince la Lazio di Edy Reja che ha trovato nel camaleontico 4-2-3-1 (con Zàrate schierato esterno dei tre trequartisti) la base su cui creare le sue fortune: “Ho i giocatori con le caratteristiche per giocare in questo modo, ad inizio stagione ho iniziato con la difesa a tre, poi con l’arrivo di Hernanes ho cercato di dare più forza nella zona centrale del campo, spostando Radu a sinistra".

Un'ultima battuta sulle recriminazioni del Palermo che chiedeva un calcio di rigore per un possibile fallo di mano di Lichtsteiner: “Non cera il rigore su, ho visto le immagini. Ho parlato con i miei giocatori negli spogliatoi e anche loro mi hanno detto non c’era il fallo