Serie A, l'Antitrust procede contro Sky e Dazn: ecco cosa viene contestato

Pubblicato il 17/10/2018 alle ore 10:46
17.10.2018 11:00 di Leonardo Giovannetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Serie A, l'Antitrust procede contro Sky e Dazn: ecco cosa viene contestato
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sky e Dazn al centro di polemiche sin dall’inizio di questo campionato, e l’Antitrust ha aperto un procedimento nei loro confronti. Le due aziende sarebbero colpevoli di aver offerto informazioni poco trasparenti nei confronti dei vecchi e dei nuovi clienti.

SKY – Nello specifico, Sky avrebbe indotto a pensare i nuovi clienti che l’intera Serie A fosse inclusa nell’offerta, promuovendo lo slogan “il tuo calcio, tutto da vivere”. Viene contestato, inoltre, anche il rinnovo automatico del pacchetto Calcio per i clienti già abbonati: costoro sarebbero stati, secondo l’Antitrust, portati a credere che l’offerta inclusa fosse la stessa dell’anno precedente, cioè con tutte le partite di Serie A. Per finire, Sky avrebbe violato anche l’articolo 65 del Codice del consumo in quanto non avrebbe acquisito il consenso da parte del cliente proponendo “un servizio nuovo rispetto all’abbonamento principale sottoscritto”.

DAZN – Per quanto riguarda DAZN, si contesta la mancanza di trasparenza in primis: Perform non ha mai parlato dei limiti tecnici della nuova piattaforma, che ne impediscono ancora oggi la completa fruizione. Anzi, lo slogan utilizzato per promuovere il servizio sottolineava la possibilità per l’utente di goderne “ovunque si trovi”. Anche l’altro motto “non c’è contratto, potrai disdire ogni mese”, viene contestato dall’Antitrust. Quest’ultimo precisa che, creando un nuovo account, l’utente stipula un contratto e che il mese gratuito viene automaticamente rinnovato a meno che l’utente stesso non eserciti l’eventuale recesso. La terza condotta contestata è legata alla seconda, ovvero la “presunta aggressività derivante dall’addebito automatico dei costi mensili del suddetto contratto in assenza dell’acquisizione di un consenso consapevole da parte del consumatore”.