Riapertura stadi, Sibilia perplesso: "Serve un provvedimento unico per tutto il calcio"

Il presidente della LND sottolinea le differenze tra il calcio professionistico e quello dilettantistico sul tema della riapertura degli stadi.
20.09.2020 19:20 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: lalaziosiamonoi.it - Leonardo Giovanetti
Riapertura stadi, Sibilia perplesso: "Serve un provvedimento unico per tutto il calcio"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Figc Cosimo Sibilia si è espresso negativamente sui provvedimenti presi dal Governo italiano riguardo la riapertura degli stadi. Stando alle nuove disposizioni le gare dilettantistiche dovranno svolgersi a porte chiuse almeno fino al 6 ottobre e questa differenza con il calcio professionistico non trova d'accordo il numero 1 della LND. "Le modalità con le quali si sta affrontando la questione della presenza del pubblico negli eventi sportivi, mi lasciano molto perplesso. Ancora una volta sono costretto a evidenziare come non ci sia la dovuta considerazione per lo sport di base e, nel caso specifico, del calcio dilettantistico, un movimento messo a dura prova dall'emergenza e che sta cercando, con grande coraggio di ripartire." - le sue parole apparse sul sito di Rai Sport - "Trovo singolare che non si possano individuare soluzioni uniformi per consentire il ritorno degli spettatori nei nostri campionati in tutte le regioni in alcune delle quali le ordinanze sono state già emanate, o sono in corso di attuazione, anche grazie all'azione dei nostri organismi territoriali. Serve un provvedimento unico per tutto il territorio italiano. Le società della LND hanno già dato prova di responsabilità e grandi capacità organizzative senza dimenticare che, in moltissimi casi, parliamo di un pubblico composto da qualche centinaia di persone. Quindi" - conclude - "si tratta di numeri facilmente gestibili, con un distanziamento praticamente naturale, sempre nel rispetto delle norme sanitarie previste. Ma è anche in questi piccoli-grandi numeri che i club dilettantistici trovano un utile ristoro ai propri impegni economici. Senza il ritorno del pubblico rischiamo di gettare al vento buona parte degli sforzi compiuti finora per garantire la ripresa delle nostre attività."