Quanto costa essere laziali: perché le mosse del club hanno allontanato i tifosi

24.04.2022 10:45 di  Tommaso Marsili  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili - Lalaziosiamonoi.it
Quanto costa essere laziali: perché le mosse del club hanno allontanato i tifosi

Gli Ultras Lazio hanno deciso, contro il Milan non sosterranno la squadra da dentro l'Olimpico. Il tifo organizzato biancoceleste ha annunciato nei giorni scorsi la protesta. La presa di posizione è arrivata di fronte all'ennesima scelta della società di alzare i prezzi dei biglietti. Chi vorrà entrare allo stadio per assistere al match contro i rossoneri dovrà spendere minimo 40 euro. Costo relativamente alto se si considera la partita di cartello e l'evento in sé, differente è il punto di vista se si prende in esame l'intera stagione e i costi che i tifosi sono stati costretti ad affrontare per seguire dal vivo la propria squadra del cuore. I tifosi avevano già alzato la voce a inizio febbraio per lo stesso motivo, ma a quanto pare la contestazione a Formello non è servita a far cambiare strategia al club. 

CAMPAGNA ABBONAMENTI - Quest'annata ha rivisto i tifosi ripopolare i seggiolini degli stadi, rimasti vuoti per tanto tempo a causa della pandemia. La graduale riapertura ha permesso alle società di rientrare gradualmente dalle perdite, non sobbarcando i tifosi di costi eccessivi. La Lazio è un caso a parte. Lotito è uno dei pochi presidenti, se non l'unico, a non aver considerato di aprire la campagna abbonamenti né prima né durante il campionato. Sicuramente l'incertezza sul Covid e nuove eventuali chiusure hanno dettato la via, ma da qualche mese gli impianti sono tornati a essere regolarmente aperti (prima con capienza al 50%, poi al 75% e da fine marzo al 100%) e tutti si sono messi in moto per agevolare i propri tifosi. Quasi tutti.

SPESE ESORBITANTI - I laziali hanno dovuto ingoiare tanti bocconi amari pur di seguire la loro passione: chi ha avuto la possibilità e la volontà di andare allo stadio per tutte le gare casalinghe di Serie A dei biancocelesti, dalla prima contro lo Spezia a quella che ci sarà questo weekend con il Milan, ha dovuto affrontare come minimo una spesa di 415 euro. Qualcosa in meno per i vecchi abbonati della stagione 2019/20 (unica agevolazione attuata): €379. Se si aggiungono le partite di Europa League e Coppa Italia si arriva a un totale di 520 euro senza riduzioni o 484 euro con qualche sconto (i prezzi presi in considerazione riguardano la tariffa "intero" per i settori popolari dello Stadio Olimpico). Paragonando questi numeri a quelli relativi all'ultima campagna abbonamenti - la tessera aveva un costo di 230 euro per il settore Nord (Curva e Distinti) - non bisogna meravigliarsi della media spettatori della Lazio. 

DECISIONI CONTROVERSE - Il malcontento generale è stato amplificato da altre scelte discutibili prese dalla dirigenza laziale. In occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia contro l'Udinese e della partita di campionato contro l'Atalanta è stato deciso di chiudere i settori Nord e Sud, lasciando a disposizione dei tifosi soltanto le tribune Tevere e Monte Mario. Nonostante ci sia una logica, seppur ai limiti del sadismo (il governo in quel periodo aveva dettato il limite di 5000 spettatori per eventi sportivi all'aperto), dietro questo provvedimento, ai tifosi non è andato bene l'essere stai costretti a sborsare come minimo 20 e 40 euro per vedere queste due partite. Il prezzo da pagare per essere tifosi della Lazio è fin troppo alto, a maggior ragione se questo viene dettato da chi dovrebbe essere dallo stesso lato della barricata. Domenica è in programma l'ennesimo atto della battaglia interna tra tifoseria e presidenza. Mossa necessaria per cambiare le cose, anche se da questo scontro l'unica che ne uscirà indebolita sarà ancora una volta la Lazio stessa.

Pubblicato il 19/04