Presentazione "La Giovane Italia 2013", Tare: "E' il momento di pedalare!" - FOTO

Tanti ospiti alla presentazione dell'Almanacco "La Giovane Italia 2013", prodotto editoriale dedicato al settore giovanile nazionale. Presso la sede del Corriere dello Sport, tanti rappresentati della Lazio: il ds della Lazio Igli Tare e il Responsabile Comunicazione Stefano De Martino, il tecnico della Primavera Alberto Bollini - indicato come possibile traghettatore in caso di addio a Petkovic -, il mister degli Allievi Nazionali Simone Inzaghi e quello dei Giovanissimi Nazionali Daniele Franceschini. E ancora, gli ex laziali Luca Marchegiani e Dario Marcolin, insieme al ct dell'Under 21 Luigi Di Biagio e al tecnico della Primavera giallorossa Alberto De Rossi. Al termine dell'evento, Igli Tare ha risposto con uan battuta alle domande dei cronisti presenti sulla situazione in casa Lazio: "Parlare? Adesso è il momento di pedalare!". Anche Stefano De Martino ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Le uniche cose a cui pensiamo adesso sono la partita con il Trabzonspor e i tifosi rimasti a Varsavia. Non possiamo muoverci formalmente, per questo stiamo agendo in modo informale". Nel corso della conferenza, il diesse Tare è intervenuto sulla questione del settore giovanile, insieme a mister Bollini.
TARE E BOLLINI A FAVORE DELLE SECONDE SQUADRE - "Ho avuto la fortuna di giocare in Germania prima di venire in Italia - ha esordito il direttore sportivo biancoceleste - si parlava di questi problemi legati agli impianti e ai giovani già a inizio anni '90. Poi si è trovato un accordo e si è data la possibilità di arrivare alle seconde squadre fino alla Serie C. L'esempio lampante è quello del calcio spagnolo, diventato il top in Europa. L'Italia è la nazione numero uno a livello di potenzialità, ma manca il coraggio di fare le scelte giuste". "La miglior cosa credo sia creare una seconda squadra - è la proposta di Tare -, perché così si possono valorizzare i propri patrimoni. Tutte le domeniche vediamo seduti in panchina tantissimi talenti, se avessero la possibilità di giocare in stadi veri e con tifoserie vere, avrebbero la possibilità di crescere maggiormente. Purtroppo non tutti la pensano così, ma la seconda squadra è qualcosa di fondamentale e che permetterebbe di superare molte difficoltà. Se un giovane - ha concluso il diesse - nel campionato Primavera fa 25 gol qual è il suo valore? Questo non si può sapere e una società è costretto a mandarlo in prestito in un'altra squadra di serie minori". Anche mister Bollini si è espresso a favore delle seconde squadre: "C'è entusiasmo legato al presente ma anche al futuro e quindi alla speranza. La Federazione sta dando un'impronta basata sul rapporto coi settori giovanili. Si spinge all'italianità, ma nel nostro club sono arrivati giovani che, dopo un periodo di ambientamento, sono diventati patrimonio societario, come Onazi, Cavanda e Keita. Inoltre siamo tutti favorevoli alla 'squadra due', vogliamo accorciare il gap per arrivare in prima squadra, credo sia un passaggio fondamentale sull'esempio di altre nazioni".
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