Petrelli: "Inzaghi ha portato praticità, è l'uomo giusto da cui ripartire"

04.05.2016 14:00 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
Petrelli: "Inzaghi ha portato praticità, è l'uomo giusto da cui ripartire"
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© foto di Federico Gaetano

Si avvicina la penultima giornata di campionato per la Lazio. I ragazzi di Inzaghi domenica fanno visita ad un Carpi alla ricerca di punti pesanti in chiave salvezza. Del momento dei biancocelesti ha parlato, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, Sergio Petrelli. Il campione d’Italia con l’aquila sul petto nel 1974 è partito dal nuovo corso targato Simone Inzaghi: “Sicuramente Inzaghi sta facendo benissimo, ha la stima dei giocatori che si sono impegnati di più, con Pioli sembravano stanchi. Non ci dobbiamo dimenticare però che il tecnico parmense ha portato la Lazio ad ottimi livelli. Per me la vera sconfitta della Lazio targata Inzaghi è avvenuta solo contro la Juve. Con la Sampdoria infatti i biancocelesti potevano vincere a mani basse per le innumerevoli occasioni create”. Prestazioni che potrebbero portarlo alla riconferma: “Il tecnico biancoceleste ha messo gli uomini al posto giusto e ha riesumato qualcuno che sembrava passato in giudicato. La Lazio sta andando bene e si potrebbe già pensare alla prossima stagione con un allenatore giovane. Inzaghi gode della stima dei giocatori e attua un buon gioco, credo sia la persona giusta da cui ripartire”. Poi sui meriti del tecnico piacentino: “Il cambiamento radicale c’è stato dal punto di vista dell’assetto. Non si può pretendere di giocare con un determinato modulo quando non hai gli uomini adatti per quel tipo di gioco. Simone sta mettendo gli uomini al posto giusto e quelli che stanno meglio. Ha creato il tatticismo con gli elementi più validi che ha, è molto intelligente. Inutile stagnarsi sui tatticismi, il gioco del calcio è fatto per giocare con gli atleti più in forma, se gradiscono un altro sistema di gioco non gli si può imporre qualcosa di diverso. La praticità è il termine che meglio descrive questa Lazio di Inzaghi”.

SINGOLI E CARPI - L’analisi si è spostata poi su singoli. A partire da Miroslav Klose: “Se gioca poco non riuscirà mai a trovare la continuità, è uno che ancora dice la sua. Fisicamente sta bene”. Anche Keita è diventato un punto fermo: “È stato messo lì da Inzaghi perché lo conosce bene, a me è piaciuto tantissimo. Felipe Anderson anche è sulla strada di miglioramento di condizione. Il Felipe dello scorso anno seminava tutti, quest’anno ha cambiato passo. Spero che con Inzaghi riprenda anche lui quello che lo ha contraddistinto. Hanno un tipo di gioco simile, ma non uguale tra di loro. Il brasiliano ha progressione ma ha bisogno di spazi, supera facilmente l’avversario". Il prossimo impegno sarà con il Carpi di Castori: “Domenica il Carpi non farà una partita di attesa, perciò Felipe Anderson troverà grandi spazi per inserirsi e sarà difficile fermarlo. Se gli emiliani pensano di salvarsi contro la Lazio devono vincere e per farlo devono attaccare, spingendo rischieranno però di scoprirsi. Candreva e Felipe Anderson sugli esterni troveranno un terreno fertile per sfruttare la loro velocità”.