Pelé: “Non dimenticherò mai i miei gol. Maradona e Rossi? Due mancanze incredibili...”

Ospite via Skype della trasmissione "Che tempo che fa" su Rai 3 con Fabio Fazio, Pelé ha ripercorso la sua carriera toccando tanti temi e ricordando anche Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre. Di seguito un estratto delle parole di uno dei calciatori più forti della storia del calcio:  "Il calcio è una cosa rilassante. Mio padre mi diceva che per giocare ci voleva fegato, perchè è un organo fondamentale del corpo umano. Se il fegato non funzionava non andava nulla bene. Ringrazio Dio per quello che è venuto in seguito, per le vittorie dei Mondiali, per tutto quello che ho conquistato. Mio padre mi diceva sempre che prima di un grande giocatore dovevo essere prima una brava persona. Difficile ricordarsi tutti i gol ma ho una buona memoria. Alcuni di quelli non li dimenticherò mai, come quelle delle finali ai Mondiali. E’ difficile dire se il Mondiale più importante sia stato quello del ’58, quando nessuno conosceva il Brasile, oppure quello del 1970, in finale con l’Italia, dove fu una vittoria, un riscatto per il Brasile dalla dittatura”.

MARADONA E PAOLO ROSSI - "Due mancanze incredibili. Non avevo una grande amicizia intima con Maradona, ma quando ci incontravamo, scherzavamo. Maradona mi diceva, dicono che io sono migliore di te. Ma io gli dicevo, tu segni solo di sinistro, io però segno di testa, di destro, sinistro, in tutte le maniere”.

COVID - "Dobbiamo credere in Dio e sperare che passi anche questa, come sono passate tante cose brutte, come le guerre. Io mi sono vaccinato e invito tutti a farlo, per debellare questo virus”.