Parolo a viso aperto: "Daremo tutto, è una finale da vincere. Voglio mantenere la mia promessa!"

20.05.2015 19:20 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori/Matteo BottiLalaziosiamonoi.it
Parolo a viso aperto: "Daremo tutto, è una finale da vincere. Voglio mantenere la mia promessa!"
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© foto di Federico Gaetano

Sorride, è carico Marco Parolo nel suo passaggio davanti alle telecamere di Lazio Style Channel. Manca pochissimo a Juventus-Lazio, alla finale di Coppa Italia: "Sarà una partita bellissima, ce la giocheremo come abbiamo fatto da inizio stagione a oggi. Vogliamo fare la nostra gara, senza avere rimpianti. E' una sfida secca, vogliamo sognare". Qualche giorno fa, lo stesso centrocampista biancoceleste ha 'promesso' la vittoria in coppa a un bambino della scuola in cui la Lazio era in visita: "Regalare una gioia ai nostri piccoli tifosi sarebbe una cosa bellissima, feremo di tutto per mantenere questa promessa. La Juventus è la squadra più forte d'Italia e tra le due più forti d'Europa, ma noi non partiamo battuti, vogliamo mettere in campo tutto di noi stessi". L'apporto dei tifosi sarà fondamentale: "Ci daranno come sempre una carica incredibile, saranno la nostra spinta in più. Sono convinto che si faranno sentire di più rispetto ai tifosi della Juve".

Nel prepartita, anche ai microfoni di RaiSport, ha parlato il centrocampista goleador della formazione dell’Aquila, Marco Parolo: “La Juventus è fortissima, ma noi siamo la Lazio e questa è una finale secca. Vogliamo giocarci la partita, è un sogno e non partiamo battuti anche se affrontiamo una delle squadre più forti d'Europa e la migliore in Italia. Conosciamo il nostro potenziale e vogliamo dire la nostra. Il modulo? Non fa la differenza, conta l'interpretazione del match. Se entriamo in campo con il piede giusto e la voglia di aiutarci sarà dura per loro. Il derby può attendere, oggi c'è una finale da vincere. In una partita secca può succedere di tutto, la storia del calcio ci insegna che non sempre vince la favorita. Vogliamo essere la sorpresa".