Lotito deluso: "C'è rammarico, dovevamo gestire meglio la palla... I fatti di Genova? Io non abdico a certi atteggiamenti"

Il numero uno biancoceleste esterna tutto il suo dispiacere per l'occasione persa contro il Lecce.
22.04.2012 18:31 di  Ivan Pantani   vedi letture
Fonte: LaLazioSiamoNoi.it
Lotito deluso: "C'è rammarico, dovevamo gestire meglio la palla... I fatti di Genova? Io non abdico a certi atteggiamenti"
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© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport

Il pareggio del Lecce trovato sul fil di lana, ha raggelato lo stadio Olimpico in un pomeriggio che sembrava aver ormai scritto l’”Happy ending” per i colori biancocelesti. Ai microfoni di Sky è intervenuto il presidente della Lazio, Claudio Lotito, per dare un giudizio su quest’ennesima occasione sprecata in chiave Champions League.  Triste per la partita?. “Non si tratta di essere tristi, noi ci rammarichiamo per non aver gestito il vantaggio. Abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo concretizzato, la partita è sempre stata nelle nostre mani. Dovevamo gestire meglio la palla, ma non ci siamo riusciti ed è arrivato il gol”. Al patron biancoceleste è stato poi chiesto cosa ne pensasse di ciò che stava accadendo a Genova, quando un minoranza di tifosi ha praticamente “gestito” lo stadio: "Questi atteggiamenti sono inaccettabili. Sono sempre stato fermamente convinto che ognuno debba rivestire il proprio ruolo, Preziosi è uno che investe nel calcio e i tifosi devono limitarsi a fare i tifosi perché le partite si possono vincere o e si possono perdere. Se la squadra non è combattiva o coriacea, allora il tifoso, già esasperato, può cadere in certi atteggiamenti e il calcio diventa la cassa di risonanza di certi azioni sbagliate. D’altra parte il calcio ha un grosso impatto mediatico, ma non dobbiamo mai dimenticarci che stiamo parlando di uno sport e quindi cadere in certi atteggiamenti è sicuramente sbagliato. Per ciò che mi riguarda, da quando sono diventato presidente della Lazio esercito il mio ruolo in piena autorità, non abdico a certi atteggiamenti e le società devono operare per reprimerli e per aiutare i giovani. In questo i calciatori devono dimostrare di essere campioni non solo sul campo perché i tifosi certe volte fanno azioni volte esclusivamente a creare danni"