LAZIO SOCIAL - Cataldi rincuora Felipe Anderson: "I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli". E il brasiliano ringrazia...

21.02.2014 10:04 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
LAZIO SOCIAL - Cataldi rincuora Felipe Anderson: "I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli". E il brasiliano ringrazia...
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© foto di Federico Gaetano

"Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore...". Il versetto di questa celebre canzone di Francesco De Gregori torna sempre in voga in momenti come questi. L'errore dal dischetto del brasiliano, senza dubbio, condiziona una gara che avrebbe altrimenti preso una piega ben diversa, malgrado l'esecuzione abbia soprattutto evidenziato le qualità di Stojanov. Calcia bene infatti Felipe Anderson, ma la traiettoria del tiro è intercettata dall'estremo difensore bulgaro che è abile a distendersi e a respingere. E pensare che qualche istante prima la stessa ala biancoceleste aveva colpito un palo con un gran tiro al volo, complice anche lì la deviazione provvidenziale di Stojanov. Non sarà certo dunque un errore dagli undici metri a condannare il giovane biancoceleste originario di Brasilia, ma le prestazioni collezionate fin qui parlano comunque di un giocatore spento, poco incisivo e non ancora in grado di spostare gli equilibri ed essere determinante. Strada in salita per Felipe ma che comunque può certamente contare sull'apporto dei suoi compagni oltre che di qualche ex che ha sempre la Lazio nel cuore. Danilo Cataldi, centrocampista biancoceleste classe '94 ora in prestito al Crotone, attraverso il proprio profilo Twitter ha infatti così rincuorato il brasiliano: "I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli....avanti Felipe!!!". Pronta la risposta di Anderson che ringrazia: "Grazie fra. Siamo insieme". Rapporto quasi fraterno tra i giovani di casa Lazio, come si evince anche dalla replica di Cataldi: "Tranquillo pensa a giocare e nient'altro!! Daje!".