Lazio-Roma e il derby sullo stadio: una partita giocata sul cemento

01.03.2017 12:25 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Lazio-Roma e il derby sullo stadio: una partita giocata sul cemento

Sarà mica una gara a chi ce l’avrà più grosso, lo stadio? Lazio e Roma si sfidano a costruzioni. Un derby a colpi di mattoni. C’è da dire che i giallorossi stanno avanti: hanno presentato il progetto 3 anni fa alla giunta Marino, la sindaca Raggi giorni fa ha dato il ‘sì’. E Claudio Lotito? Ha aperto il cassetto dei sogni e rispolverato un progetto ‘vecchio’ di 10 anni: lo Stadio delle Aquile. Luogo? Zona Tiberina. Ed è pronto a presentarsi in Campidoglio per parlare dell’impianto di proprietà della Lazio.

AMERICAN DREAMERS - La Roma da anni va avanti con il progetto Tor di Valle. C’è addirittura un sito ad hoc che riporta tutte le informazioni e anche altro. Per dire: si possono addirittura prenotare il posto nell’area ospitalità quando sarà attivo. Appunto, quando si inaugura? Baldissoni, fiducioso, spera “entro la stagione 2020-2021”. Intanto però, prenotate cari tifosi. È comunque un progetto all’avanguardia, con 52.500 spettatori (espandibile a 60.000), hotel, vari impianti, ristoranti, zone commerciali. Perché oggi avere uno stadio vuol dire rispettare certi standard di equilibrio economico-finanziari. Tradotto: i soldi devono arrivare nelle casse del club anche dal menu panino del self-service al piano 1.

Il problema è che ora il percorso si farà duro per James Pallotta&Co. Una corsa ad ostacoli scaturita da quell’utilità pubblica approvata da Marino che è stata la chiave di volta del progetto. Roma ne deve uscire migliorata dalla costruzione dello stadio. E allora bisogna pensare all’allargamento di via del Mare, potenziare la Roma-Lido, mettere in sicurezza il Fosso di Vallerano. Già, e occhio alle rane. Perché Margherita Eichberg, la soprintendente che gestisce l’area di Tor di Valle, parla di una controindicazione “vegetazionale”. Cioè: se tirare giù tutto il bosco, ci sarà un’incidenza negativa nella riproduzione di uccelli, rettili e anfibi.

GUERRA DI CEMENTO? - La sfida al progetto migliore è aperta. Magari si arriverà anche a chi realizzerà lo stadio prima, con la Lazio però, che parte molto indietro, almeno dal punto di vista burocratico. Il Gruppo Parnasi si occuperà di realizzare l’opera della Roma. E Lotito? Magari riuscirà a trovare un’intesa con l’amico Francesco Gaetano Caltagirone e la sua ‘Vianini Lavori’, società all’avanguardia nell’ingegneria civile. I due imprenditori si conoscono da tempo: circa dieci anni fa erano insieme nella Confimmobiliare, un'associazione con a capo Stefano Ricucci che inglobava alcune società del patron biancoceleste e del costruttore romano. 

DERBY TRA COSTRUTTORI - Insomma, si può aprire una partita nella partita. Parnasi contro Caltagirone. Sulle colonne del Messaggero (di cui proprio Caltagirone ne è l’editore), in maniera indiretta si è sempre etichettato come ‘ecomostro’ il progetto della Roma. La Vianini ha interesse nella costruzione degli impianti sportivi. Già in passato c’era l’idea di realizzare l’area olimpica dei Giochi 2024 a Tor Vergata. Insomma, parliamo di fantacostruzioni. Ma fino ad un certo punto.