Lazio, parla Ripert: "Focalizzati sul rush finale. Acerbi? Vi svelo il suo segreto"

Le parole del preparatore atletico biancoceleste che ha spiegato come la Lazio sta affrontando le tante partite ravvicinate dal punto di vista fisico e non solo.
09.04.2021 13:00 di  Leonardo Giovanetti  Twitter:    vedi letture
Lazio, parla Ripert: "Focalizzati sul rush finale. Acerbi? Vi svelo il suo segreto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mancano poche partite alla conclusione del campionato e in questo rush finale molto importante sarà la condizione fisica dei giocatori. Ai microfoni di Lazio Style Radio, il preparatore atletico biancoceleste Fabio Ripert ha spiegato come la Lazio si sta preparando a questa fase, soffermandosi su un calciatore in particolare.

PREPARAZIONE - "C’è stato poco tempo tra il passato campionato e l’inizio di questo. Abbiamo impostato una preparazione differente rispetto a quella solita avendo solo due settimane di recupero. Monitorando i ragazzi abbiamo visto che non c’era stato un grandissimo calo dal punto di vista aerobico e di forza. L’importante in questa fase finale è cercare di portare al massimo della condizione tutta la squadra e lavorare con programmazioni individualizzate, in base a chi gioca più e chi gioca meno. Con le nostre strumentazioni riusciamo a regolare i carichi individuali per tutti i ragazzi. In questa fase finale bisogna essere più efficaci possibile e ci sono diversi aspetti che contano, mentale, fisico, tattico. Non c’è possibilità di sbagliare".

IL COVID - "Ci sono stati anche casi Covid che hanno influenzato. Chi veniva dal Covid ci ha messo 2-3 settimane per tornare con una frequenza cardiaca normale. Sull’aspetto atletico con una settimana non riusciamo a condizionare un atleta, ce ne vogliono almeno 6. Questo ha portato anche il mister a fare determinate scelte tattiche".

GLI INFORTUNI - "Noi siamo 4 preparatori e riusciamo a gestire la rosa. Individualmente si fanno lavori in palestra e si dividono in gruppi di 4-5 con ottimi risultati. Rispetto agli anni ’70 i calciatori oggi fanno più kilometri in campo, un centrocampista arriva a farne anche 14 in una partita. Per questo sono aumentati gli infortuni. Il maggior numero degli infortuni arriva in partita e non in allenamento perché in partita c’è il massimo stress atletico e psicologico. Corpo e mente sono legati, se lo stress psicofisico aumenta ci sono più infortuni". 

ACERBI - "In tutta la squadra abbiamo dei veri professionisti. Acerbi è uno molto forte mentalmente, al di sopra della norma. A livello fisico ha grandi capacità di recupero. Poi dipende anche dal ruolo. Anche se lui corre tanto, un difensore fa qualche kilometro in meno rispetto a un centrocampista. I quinti di centrocampo per esempio hanno un grande dispendio energetico. Far fare troppe partite consecutive a loro piuttosto che a un difensore non è la stessa cosa. Molto importante è anche l’alimentazione e Acerbi la controlla molto".

EUROPEI - "C’è talmente poco tempo che le Nazionali faranno più lavori tattici che atletici. Quando finiranno i campionati bisognerà staccare un po’ la spina e riposarsi. A livello motivazionale non ci saranno problemi per un torneo come l’Europeo, per questo non credo che vedremo grosse differenze anche a livello fisico".