Lazio, Mauri e l'Europa: ultimo traguardo da centrare insieme

17.04.2014 09:05 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Mauri e l'Europa: ultimo traguardo da centrare insieme
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© foto di Federico Gaetano

Otto anni, anzi di più. Da tanto dura il sodalizio che lega Stefano Mauri alla Lazio. Dopo l’uscita di scena di Tommaso Rocchi, a lui la società biancoceleste ha affidato i gradi di capitano. Un legame che ad oggi, pare destinato a tramontare in estate. Assolutamente alcun rancore, strade diverse, dopo tanti anni insieme. La Lazio punta a ringiovanire la rosa, il trequartista brianzolo non disdegnerebbe l’idea di voltare pagina, dopo i veleni vissuti a Roma nell’ultimo periodo, causa vicenda Calcioscommesse. Questo si legge sulle colonne dell'edizione capitolina della Gazzetta dello Sport. Magari l'estero all'orizzonte, nuova esperienza di vita. Gli incontri per un eventuale rinnovo non hanno portato alla fumata bianca. L’accesso all’Europa meno nobile da conquistare sul campo, Mauri è il primo a tirare la volata, l’ultima in maglia biancoceleste. Grazie alle ottime prestazioni sfoderate nella Capitale, il 34enne di Monza ha convinto dapprima Donadoni e poi Prandelli a chiamarlo in Nazionale, dopo l’esordio datato 17 novembre 2004 con Marcello Lippi in panchina. Se non fosse stato per l’inchiesta culminata nella squalifica semestrale, probabilmente Mauri avrebbe fatto parte della spedizione per l’Europeo del 2012. Tre i trofei sollevati con la formazione dell’Aquila: 2 Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana. Ma non è ancora il tempo dei ricordi, prima del bivio e della probabile separazione, c’è un traguardo da raggiungere. Dopo i mesi d’inattività e la conseguente condizione fisica precaria, Mauri sembra esser tornato in buona forma. Data l’assenza di Klose, Reja ha preferito nelle ultime uscite affidarsi alla sua esperienza ed alla sua grande intelligenza calcistica, collocandolo in una posizione inusuale per lui, ma che può senz’altro ricoprire. Centravanti metodista, da quando il Barcelona e la Spagna fanno tendenza dicesi falso nueve. Keita, Lulic, Candreva, a turno i cursori della Lazio beneficiano dei suoi movimenti spalle alla porta, dei suoi suggerimenti filtranti. Sabato, contro il Toro, il numero 6 laziale sarà di nuovo al centro dell’attacco. Al centro del progetto, nonostante un finale già scritto o quasi.