Lazio, accolta la richiesta del Movimento Consumatori per gli abbonati: il comunicato

Tramite un comunicato sul proprio sito, il Movimento Consumatori ha reso nota la decisione del tribunale di Roma in merito agli abbonati della Lazio.
02.07.2019 15:05 di  Tommaso Guernacci  Twitter:    vedi letture
Fonte: movimentoconsumatori.it
Lazio, accolta la richiesta del Movimento Consumatori per gli abbonati: il comunicato
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© foto di Federico Gaetano

In merito al ritardo inerente la partenza della campagna abbonamenti della Lazio per la stagione 2019/2020, il responsabile marketing biancoceleste, Marco Canigiani, aveva parlato di cavilli burocratici da sistemare. L'intoppo riguardava una clausola richiesta dal Movimento Consumatori, secondo la quale - in caso di squalifica dello stadio o di una parte della curva per provvedimenti presi dalla Giustizia Sportiva - gli abbonati hanno diritto a un rimborso parziale dell'abbonamento. Detto fatto: il tribunale di Roma ha accolto la richiesta e "condannato" la Lazio a risarcire i suoi abbonati in caso di squalifica dell'impianto sportivo o parte di esso. 

Di seguito il comunicato diramato tramite il sito ufficiale del Movimento Consumatori: 

A seguito dell’azione inibitoria promossa da Movimento Consumatori, il tribunale di Roma, con ordinanza del 1° luglio, ha condannato la SS Lazio S.p.A. ad eliminare la clausola nelle condizioni di contratto che esclude il diritto al rimborso del rateo di abbonamento in caso di disputa a porte chiuse o con chiusure di settori. 

Gli abbonati alle partite casalinghe della Lazio nell’eventualità di disputa di partite in un altro stadio o squalifica dello stadio o della curva per provvedimenti della Giustizia Sportiva (i casi di “responsabilità oggettiva”), così come di parziale indisponibilità dello stadio per lavori di manutenzione, a partire dalla stagione 2019/2020, avranno diritto ad ottenere un rimborso parziale dell’abbonamento.

Il tribunale di Roma ha anche inibito alla SS Lazio l’utilizzo di clausole che prevedano esclusioni della società “da inadempimento” e che limitino, in caso di responsabilità diretta della società, il diritto al risarcimento del danno, ad esempio per quanto riguarda le spese di trasferta già sostenute dai tifosi per assistere a gare per le quali non sia possibile accedere allo stadio.

“Riteniamo che tutte le società di serie A, come ad esempio hanno fatto di recente il Torino FC e il Bologna FC dimostrando di tenere ai diritti dei propri tifosi – affermano Paolo Fiorio e Marco Gagliardi del servizio legale MC - siano chiamate nelle proprie campagne abbonamenti ad adeguare le condizioni contrattuali al principio per cui, in caso di comportamenti antisportivi o violenti di frange di ultras, solo i diretti responsabili debbano subire conseguenze, e non anche i tifosi che non hanno colpe e che hanno pagato un abbonamento per tutto il campionato”.

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