La scelta di Reja: Wilson e Rambaudi favorevoli, Baronio è scettico: "Non c'è futuro"

Pareri discordanti. Ecco cosa emerge dalla triplice intervista de La Gazzetta dello Sport che mette a confronto le idee di tre ex giocatori della Lazio come Roberto Rambaudi, Pino Wilson e Roberto Baronio. Se i primi due sono favorevoli al ritorno del tecnico goriziano, secondo il centrocampista bresciano la scelta di Reja è una il cambio di allenatore che non porterà a niente nel lungo periodo: "Una scelta senza futuro". Secondo Wilson, la "mancanza di veri leader in squadra" favorirà fin da subito i giovani: "Keita, per esempio, rappresenta una delle poche novità di questa stagione. Reja gli darà una chance dall’inizio, è sicuramente un’alternativa valida ai senatori". Per Baronio, invece, i nazionali "come Hernanes e Candreva ritroveranno il giusto spirito, soprattutto alla luce del Mondiale". "Dopo Verona — prosegue — era inevitabile cambiare, la squadra faticava troppo. La scelta dell’allenatore però non mi convince, è come se venissero meno i progetti futuri". Non la pensa così Rambaudi, che per il goriziano vede un possibile sbocco dirigenziale: "Sicuramente la sua presenza darà serenità al gruppo, ricompattandolo. Poi, chissà, alla fine del contratto da allenatore, potrebbe restare come direttore tecnico e scegliere il suo successore". Sull’importanza di Hernanes, i tre ex laziali si trovano d’accordo: "Il brasiliano — commenta il capitano del primo scudetto biancoceleste — è indiscutibile. Deve riprendersi presto, anche perché più in difficoltà di così non può andare. Mi auguro torni a giocare più avanti, perché la soluzione non può arrivare certo da Gonzalez, mentre da lui mi aspetto giocate vincenti". Qualcuno, però, sconterà il cambio di panchina. Per Rambaudi sarà "Cana perché non è un centrale". Infine, tutti e tre credono in un rapido riscatto del leader Candreva e della coppia Biava-Dias: "Devono essere recuperati per il bene della Lazio — conclude Wilson — anche se nel caso di Biava bisogna fare i conti con la carta d’identità e con gli infortuni".