La Roma e quel 26 maggio amaro: cosa successe dopo il ko

26.05.2023 11:14 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
La Roma e quel 26 maggio amaro: cosa successe dopo il ko
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Una parte della città in festa, l’altra piena di rabbia e amarezza. Il 26 maggio 2013 per la Lazio è da dieci anni un giorno di festa, un Natale calcistico, una gioia. Per la Roma invece, una giornata colorata di nero a partire dal triplice fischio di quel derby perso per il gol di Lulic. Ma cosa succede, sponda giallorossa, in quella serata? Mentre i laziali riempiono le strade della città tra cori, fumogeni e bandiere, circa duecento tifosi della Roma colpiscono il pullman a Trigoria con lancio di uova e sassi che hanno rotto un vetro del bus dei giallorossi, all'interno del quale erano presenti alcuni giocatori, come Destro, Burdisso, Pjanic, Goicoechea e Tachtsidis.

ROMA TRA FESTA E MINACCE - Durante l’ultima partita di campionato all'Olimpico della Roma contro il Napoli erano stati esposti sugli spalti alcune scritte minacciose come "26-5-13 vincete o scappate" e "Dopo un'altra stagione con l'amaro in bocca, l'unico imperativo è vincere la Coppa”. E ancora: "O Coppa o morto". Pesanti cori di insulti sono stati rivolti al presidente James Pallotta e all'indirizzo dei dirigenti Franco Baldini e Walter Sabatini. Bersaglio della rabbia dei tifosi anche i giocatori, accusati di essere solo dei 'mercenari'. Tra i più 'bersagliati' dai cori anche il romano e romanista Daniele De Rossi (assente dal bus così come Totti), reo di aver sbagliato l'ennesima partita di una stagione al di sotto delle aspettative.