L'ULTIMA PAROLA - Bella e senza paura: la 'Banda Inzaghi' non si arrende mai

18.12.2017 20:30 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
L'ULTIMA PAROLA - Bella e senza paura: la 'Banda Inzaghi' non si arrende mai
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cuore, orgoglio e bel gioco. Meno ermetica magari della scorsa stagione, ma la mentalità adesso è quella di una grande squadra. È la Lazio di Inzaghi, ancora imperfetta e non certo nel miglior momento stagionale, ma pur sempre viva ed affamata. La forza caratteriale e mentale vista ieri a Bergamo può davvero far ben sperare per il futuro, lasciando in disparte - almeno in un primo momento - le troppe disattenzioni difensive. Bicchiere mezzo pieno per dirla in sintesi, soprattutto perché al cospetto di un’Atalanta in pieno ‘stile Europa League’. Con il morale a terra dopo le follie arbitrali dell’ultimo Monday night contro il Torino, la partenza sprint di Gomez e compagni avrebbe potuto tagliare le gambe già nel primo tempo ai ragazzi di Inzaghi. Ma la capacità di invertire l’inerzia della gara, grazie soprattutto all’estro dei singoli (troppo facile citare Milinkovic), è ormai diventata una costante dei biancocelesti dopo l’impresa di Marassi. Non solo testa e cuore però: la Lazio agguanta il pareggio con un’azione da manuale, con fraseggi tutti di prima a liberare al tiro il cecchino Luis Alberto. Decisamente il modo migliore per sopperire all’assenza di Immobile. Se il Napoli conserva ancora l’esclusiva del bel gioco applicato ai risultati (il secondo e terzo posto delle ultime due stagioni sono comunque elementi a favore delle idee di Sarri), i biancocelesti dimostrano quantomeno di essere sulla buona strada per amalgamare questo difficile binomio. Riavvolgendo il nastro ai primi anni 2000, è la Lazio di Mancini forse il modello più alto a cui ispirarsi per unire risultati e una buona dose di divertimento, sia in campo che sugli spalti. Dalla ‘Banda Mancini’ alla ‘Banda Inzaghi’, il passaggio probabilmente è molto forzato a distanza di più di 10 anni, anche se l’anello di congiunzione tra le due realtà è lo stesso tecnico piacentino. Qualità e carattere, del resto, sono elementi che la sua squadra dimostra di avere nei momenti complicati, seppur espressi a fasi alterne. Poco meno di una settimana, allora. per puntellare le lacune di Bergamo in vista dell’insolito lunch match di sabato contro il Crotone. Inzaghi saprà come correggere il tiro. Lui, con la sua ‘Banda’, vuole tornare a seminare il panico lassù in alto.