IoApro | Proteste a Roma per le riaperture: cori contro Speranza. Salvini: "Aprire subito dove si può"

12.04.2021 15:10 di  Mirko Borghesi  Twitter:    vedi letture
IoApro | Proteste a Roma per le riaperture: cori contro Speranza. Salvini: "Aprire subito dove si può"

"Assassini, maledetti, libertà, libertà, sistema marcio". Sono queste le parole più comuni che si levano da Piazza San Silvestro a Roma. Il centro è blindato, la giornata si preannuncia tesa. Il movimento "IoApro" è tornato in piazza. Al momento circa 1000 manifestanti, ma a breve è possibile un corteo improvvisato. Erano 130 i pullman annunciati, non si esclude che la gente continui ad aumentare. Non solo ristoratori naturalmente, ci sono anche partite iva, collaboratori e professioni del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo, le partite iva. 

Cori contro il Ministro della Salute

"Speranza, Speranza, va...lo". Questo è solo uno dei cori contro il Ministro della Salute, il bersaglio "più grande" della manifestazione di piazza che ha voluto difendere fortemente le forze dell'ordine presenti invitando a non scagliarsi contro il popolo. Con esse si è anche dialogato invitando a "scortare" il corteo e a non reprimerlo. Al coro di "dignità" sono quindi apparsi striscioni contro Speranza, contro cui oggi si è rivolto anche Matteo Salvini. Il leader della Lega ha riservato al Ministro della Saluta una doppia stilettata, accusandolo di aver trovato il tempo di scrivere un libro nell'emergenza e ad oggi incapace di programmare riaperture che "ci devono essere dove si può".

Controlli delle forze dell'ordine

Ai caselli autostradali della Capitale e nelle stazioni ferroviare si è cercato di intercettare pullman o gruppi di manifestanti per un sit-in non autorizzato. 50 le persone identificate, 13 alla stazione termini, 39 su un pullman fermato al casello di Roma Nord.

Il movimento IoApro sul palco

La richiesta è chiara: "Non siamo partite Iva, siamo persone, famiglie. Niente violenza, ci strumentalizzano, siamo solo persone che lavoravano 14 ora al giorno. Siamo qui per la nostra dignità. Non ce la facciamo più, vogliamo una data certa che sancirà il ritorno alla vita di prima con la riapertura di tutte le attiivtà, nessuna esclusa".

La Lega apre le porte

Salvini ha annunciato che non essendo a Roma non potrà partecipare ma avendo sentito i manifestanti nella giornata di ieri e quella di oggi ha confermato che i ministri della Lega sono pronti al dialogo immediato.

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