Iachini: "Lazio, con un Immobile così nulla è precluso. Su Inter-Sassuolo..."

La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva il mister Giuseppe Iachini che ha parlato a fondo del cammino della Lazio
01.12.2019 12:10 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
Iachini: "Lazio, con un Immobile così nulla è precluso. Su Inter-Sassuolo..."

La Lazio sfida l'Udinese per mettere un altro tassello nella sua corsa Champions. Quando si parla di Udinese, Lazio e Champions c'è un minimo comune denominatore che è il mister Beppe Iachini. Lui è stato allenatore dei friulani e alla squadra di Inzaghi il 12 maggio del 2018 con il Sassuolo regalò una grande occasione Champions battendo l'Inter a San Siro. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato Iachini in esclusiva, per un'intervista a su tutti questi temi.

Che Lazio - Udinese si aspetta?

"Sarà una partita a cui la Lazio dovrà fare attenzione, perché l'Udinese si difende bene e riparte con velocità e pericolosità. I biancocelesti sono reduci da una partita infrasettimanale in Europa League che comunque porta sempre via delle energie nervose e la possibilità di non potersi allenare con il pensiero solo al campionato. Comunque la squadra di Inzaghi ha la mentalità e la qualità per far sua la partita".

Da ex allenatore dell'Udinese ci descrive la realtà del club bianconero?

"Una realtà in cui ci sono strutture bellissime e tanto da poter fare. Nello stesso tempo la storia dice che negli ultimi anni non si riesce a trovare pace, non c'è la possibilità di iniziare e portare avanti un progetto. Non si può tirare fuori qualcosa di buono a livello tecnico in poche partite. Le potenzialità per fare bene ci sono, ma negli ultimi cinque o sei anni ci sono stati cambiamenti continui".

Vede una Lazio più matura rispetto alle scorse stagioni?

"La Lazio sta crescendo grazie alla continuità del lavoro che sta portando avanti Inzaghi e gli innesti che ogni anno mette a segno  Tare, che è un direttore sportivo molto valido. Riesce a scovare talenti in giro per il mondo, sbagliandone pochissime e questa è la forza della società, mentre dal punto di vista del campo la continuità permette ai giocatori di migliorare. Hanno acquisito personalità e spessore per poter lottare per il traguardo Champions. Poi quando davanti hai un parco di qualità con Immobile, Correa, Caicedo, Milinkovic e Luis Alberto, hai giocatori esperti come Parolo e Leiva, una colonna come Acerbi dietro e un allenatore come Simone Inzaghi hai tutto per poter lottare per le primissime posizioni".

Acerbi, suo ex giocatore, merita di essere titolare all'Europeo con l'Italia?

"Sicuramente sì, Francesco è un giocatore sottovalutato. Già da qualche anno avrebbe meritatodi giocare in Nazionale, per quella che è la sua bravura, la sua personalità e l'attaccamento al lavoro. Un grande professionista e un grande giocatore, la Lazio ha fatto un grandissimo acquisto. Non voglio rubare il ruolo al ct Mancini, ma per l'Europeo Acerbi è uno dei candidati alla maglia da titolare".

Quando vede giocare la Lazio da chi rimane incantato?

"Mi piace la Lazio per come è strutturata, per come gioca e per le qualità dei giocatori in tutti i reparti. Se dovessi fare un nome toglierei qualcosa agli altri, ma con un Immobile così alla Lazio non è precluso nulla".

Per la lotta ai posti Champions, escludendo Juventus e Inter che hanno preso il largo, chi vede favorita?

"Vedo la Lazio, il Napoli, la Roma, l'Atalanta. Presumo che queste siano le squadre che lotteranno. Sceglierne una non è così semplice. Il Napoli è partito male, ma ha la qualità per potersi inserire in alto, l'Atalanta è una squadra che ha la forza e gioca con lo stesso allenatore da più anni. Bisognerà vedere come queste squadre arriveranno a marzo o aprile, è lì che si decideranno i giochi".

Ci racconta quell'Inter - Sassuolo di due stagioni fa, che regalò una bella occasione alla Lazio?

"Con il Sassuolo sono arrivato che eravamo penultimi e abbiamo fatto un percorso da Europa League nel girone di ritorno arrivando all'undicesimo posto, il secondo miglior piazzamento di tutti i tempi della società. Sono stati valorizzati i giocatori ed è stato fatto un bel lavoro fino in fondo, pur essendo salvi con tre o quattro giornate di anticipo. Rispetto alla sfida con l'Inter diedero un po' fastidio le voci del prepartita rispetto all'eventuale nostro poco impegno. Queste sono cose che non mi sono mai piaciute. Una squadra che scende in campo deve sempre onorare il proprio percorso dalla prima all'ultima giornata e noi l'abbiamo fatto da professionisti seri. Abbiamo fatto la nostra partita per fare bella figura e dare continuità al percorso del girone di ritorno. Sarebbe stato un peccato finire in maniera non felice, avrebbe dato fastidio a me e ai ragazzi. Tutti guardavano a quella come una partita scontata, invece abbiamo fatto il nostro dovere".

Mister ha avuto qualche contatto nella stagione in corso?

"Ci sono stati dei contatti, ma non si sono concretizzati per vari motivi. Ho avuto anche delle chiamate in situazioni che ho preferito non approfondire. Aspetto quello che verrà prossimamente. Ho fatto la mia gavetta, ho vinto quattro campionati, ha fatto buoni campionati di Serie A. Lo scorso anno a Empoli sono arrivato che eravamo penultimi e sono andato via con la squadra che era salva, poi le cose sono andate male e mi è dispiaciuto. Il lavoro fatto aveva dato dei buoni frutti, infatti la squadra ha continuato a giocare con un modulo tra l'altro simile a quello della Lazio. Mi stava riuscendo un'altra piccola impresa come quella di Sassuolo. Ho voglia ed entusiasmo per misurarmi ancora con altre sfide e raggiungere un obiettivo importante".

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