Governi al veleno su Lotito: "Persona arrogante e coatta, ho chiuso ogni rapporto. Dice solo parolacce..."

Il suo genio ha contributo a impreziosire il panorama televisivo italiano, soprattutto quello Rai. Dove Giancarlo Governi ha saputo lasciare un'impronta importante con successi che vanno da ‘Alberto Sordi, storia di un italiano’, ‘Bartali, l’intramontabile’ o ancora ‘Pavarotti - La voce degli angeli’. Non solo scrittore, giornalista, regista e autore televisivo, però, Governi è anche un tifosissimo laziale. E ai microfoni di Radio Olympia racconta la squadra di Inzaghi: "Un titolo a questa Lazio? La meglio gioventù. Sono tutti ragazzi bravi, anche Wallace mi piace, a Napoli ha fatto una grande partita. Poi ovviamente Keita, Lombardi, Murgia e Strakosha. Tutti molto bravi. Io me ne intendo di portieri, si vede subito che ha personalità. Anche Guerrieri mi dicono che è molto bravo. I portieri devono giocare fin da subito, devono imparare in campo. Io non sono mai stato Lotitiano, ho collaborato con lui quando la Lazio è stata indagata per il calcioscommesse". A proposito di Lotito, il rapporto tra i due non è affatto positivo: "Ebbi un rapporto molto costante con lui, ma poi l’ho scaricato, perché è arrogante e cafone. Sa dire solo parolacce e parlare romanesco. Per carità a me piace il romano, ma lui è un coatto. Litigai con Lotito in un Lazio-Milan, quando in panchina c’era Ballardini che stava andando malissimo. Perdemmo la partita e chiamai Lotito, dicendogli di mandare via Ballardini. Lui mi ha riempito di parolacce e decisi di non sentirlo più”.
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