FOCUS - Lazio, da Singapore a Teheran: tanti auguri in tutte le lingue del mondo - FOTO

09.01.2019 13:00 di Annalisa Cesaretti Twitter:    vedi letture
Fonte: Annalisa Cesaretti - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, da Singapore a Teheran: tanti auguri in tutte le lingue del mondo - FOTO

Se avete in programma di girare il mondo con lo zaino in spalla non dimenticate di infilarci dentro almeno due maglie termiche, una borraccia, la biancheria indispensabile, un localizzatore GPS - che non si sa mai -, una bussola...e una sciarpa della Lazio. E no, non vi servirà solamente per ripararvi dal freddo. Sarà il pezzo di stoffa che userete per farvi notare dai tifosi biancocelesti sparsi in ogni continente. E state pur certi che ne troverete tanti, anche dove meno ve lo sareste aspettato. Magari qualcuno di loro vi ospiterà proprio in quella città dove ogni albergo avrà finito le camere disponibili. Quella persona parlerà una lingua diversa e - con tutta probabilità - pregherà un altro dio, ma sul calendario appeso nella sua cucina troverete la stessa data cerchiata più volte: il 9 gennaio. E proprio lì, in quella casa dove arriverete quasi per caso, il vostro futuro amico - con la stessa sciarpa al collo - in questo momento sta festeggiando i 119 anni della Lazio. Perché nel corso della sua gloriosa storia la società biancoceleste è riuscita a farsi conoscere lungo tutta la superficie della sfera terrestre. Forse a questo punto i terrapiattisti avrebbero qualcosa da ridire, ma a smentirli ci penserebbe Nigel, che della sfericità della Terra ha avuto conferma mentre da Singapore percorreva circa 10mila chilometri per raggiungere la sua amata Lazio.

NIGEL, SINGAPORE - Definirlo un esempio di lazialità forse è riduttivo. Nigel ha 40 anni, vive a Singapore e tifa Lazio. Lo fa dal 1993, quando Beppe Signori - il suo idolo indiscusso - lo ha fatto innamorare di questi colori. Oggi il suo amore è davvero smisurato. E probabilmente è anche la ragione per la quale lo avrete visto almeno una volta sui social network, se non dal vivo. Nigel, infatti, dal 2011 ha raggiunto Roma quasi ogni anno per assistere al derby. Col suo stendardo “Da Singapore, 10.000 km per te” è riuscito a farsi conoscere e amare da tantissimi tifosi biancocelesti. E a chi di loro lo definisce “un grande laziale”, Nigel risponde: “No, non lo sono. Per me i grandi laziali sono quelle persone che fanno dei sacrifici economici per seguire la Lazio in trasferta, che vanno allo stadio ogni domenica e che, se sono malati o al lavoro, seguono la partita alla radio o in tv. Loro hanno tutto il mio rispetto”. Nigel è persino salito sul palco in occasione di un’edizione di Di Padre in Figlio, cantando in un italiano sorprendente “So già due ore”. La sua speranza è che la società possa fare di più per i tifosi della Lazio sparsi in tutto il mondo, soprattutto per coloro che non possono permettersi di raggiungere l’Italia. E ai nostri microfoni ha sottolineato: “La Lazio è differente. Non è stata creata per la gente. Ma la gente, d’istinto, ha iniziato ad amarla”.

SIRO, YEMEN - Da Singapore ci spostiamo verso lo Yemen. Lì 25 anni fa è nato Siro, che al momento, però, si trova in Arabia Saudita per frequentare l’università. Segni particolari? Tifa Lazio. Ha iniziato a sostenere il club biancoceleste quando aveva 7 anni. La sua famiglia, dal padre ai fratelli, all’epoca seguiva squadre come il Napoli o il Milan. Ma Siro rimase affascinato dalla Lazio. La considerava una delle squadre migliori al mondo e gli anni della presidenza Cragnotti non hanno fatto che incoraggiarlo. Stando a quanto ci ha raccontato, molti dei suoi coetanei hanno iniziato a seguire la Lazio proprio a partire dal 2000, l’anno dello Scudetto. Tra loro Siro è il più affezionato a questi colori. Tra un esame e l’altro trascorre la settimana aspettando che arrivi la domenica per seguire i match dei biancocelesti. È super aggiornato su tutto ciò che riguarda il mondo Lazio, dagli allenamenti alle ultime di mercato. “La Lazio è la mia vita”, ha ribadito ai nostri microfoni. Fra quattro mesi per Siro arriverà il giorno della laurea in odontoiatria e il suo sogno - appena avrà raggiunto quel traguardo - è di partire alla volta dell’Italia per assistere a una partita della Lazio. 

PIERRE-MARIE, CORSICA - A Bastia, una cittadina della Corsica, vive Pierre-Marie. Ha 25 anni, parla un po’ di italiano e ha una passione sfrenata per la Lazio. Com’è nato questo amore? Merito del padre, che a partire dal 2000 iniziò a seguire le partite della Lazio in compagnia del figlio. La prima frase che ci ha scritto in italiano l’ha imparata da un coro biancoceleste “non ti lasceremo mai”. Ne ha fatto una sorta di credo e da 19 anni a questa parte non ha mai smesso di seguire la squadra. “Quando ero piccolo il mio idolo era Pavel Nedved, mi piaceva il suo stile e ha fatto sì che mi interessassi sempre di più al calcio”, ha raccontato ai nostri microfoni. Ora, però, nel cuore di Pierre-Marie c’è un 71 e il volto di Lulic. Adesso è lui il suo “eroe”. Con il numero e il nome del capitano biancoceleste sulle spalle è arrivato fino a Roma, dove ha assistito prima al match contro il Frosinone, poi a quello contro il Torino. “Due esperienze fantastiche. Per me la Lazio è una passione, è l’amore di un popolo, la storia immensa della prima squadra della capitale”, ci ha detto. All’Olimpico ha avuto modo di conoscere alcuni tifosi biancocelesti della Curva Nord: “Sono rimasto in contatto con alcuni di loro, sono davvero simpatici”. E da quando ha fatto ritorno a Bastia continua ad aggiornare l’account Twitter che ha creato per tutti i tifosi biancocelesti presenti in terra francese.

MILAD, IRAN - Sui social network sono molto attivi i tifosi biancocelesti che scrivono dall’Iran. Si fanno chiamare “Persian S.S. Lazio Fans” e, nonostante gli oltre 5mila chilometri di distanza, sono informati su tutto ciò che succede a Formello. Abbiamo avuto il piacere di parlare con uno di loro, Milad, che ha iniziato a seguire la Lazio nella stagione 1997-1998. Sono due i personaggi della storia biancoceleste che più gli stanno a cuore: Marcelo Salas e Alessandro Nesta. Milan ci ha tenuto fin da subito a farci sapere che in Iran sono tanti a tifare Lazio: “Io e i miei amici seguiamo la Lazio da sempre e l’amiamo con tutto il cuore”. Abbiamo quindi scoperto che questo gruppo di ragazzi prende parte alle trasmissioni di un canale televisivo iraniano per parlare esclusivamente di Lazio. Grazie a Telegram hanno creato una rete che collega gli iraniani che tifano il club di Roma. Lo scorso gennaio, proprio in occasione del compleanno della Lazio, si sono riuniti tutti a Teheran per festeggiare insieme la loro squadra del cuore.