Filosofia e studio, l'altra faccia di Stendardo: "Bisogna sapere per essere liberi... All'Università mi faccio apprezzare come giurista e non come calciatore"

PUBBLICATO IERI ALLE ORE 20,51
25.02.2011 07:57 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: Marco Valerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Filosofia e studio, l'altra faccia di Stendardo: "Bisogna sapere per essere liberi... All'Università mi faccio apprezzare come giurista e non come calciatore"
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© foto di Federico Gaetano

Guglielmo Stendardo è il colui che rompe gli schemi del calciatore poco acculturato che, interrotta la carriera scolastica con largo anticipo, ha smesso di nutrire la propria mente. Laureato in Giurisprudenza (adesso sta conseguendo la specializzazione), ha però nella cultura in generale e nelle filosofia in particolare una vera e propria guida. Da Cartesio a Socrate, da Seneca a Bacone, Willy Stendardo, ai microfoni di Lazio Style Radio, ha regalato perle di saggezza e ha deliziato gli ascoltatori con la sua invidiabile Ars Oratoria di ciceroniana memoria. Avrà apprezzato il presidente Lotito, che non che le sue citazioni in latino, ispira i suoi calciatori. “La cultura dà libertà, dà indipendenza, la conoscenza è potere.Francis Bacon diceva: l’uomo più sa, più può”.

La filosofia non è solo una passione per Guglielmo, è un modo per elevarsi, per arricchire la propria mente, per ricercare risposte a quei quesiti da sempre insiti nelle natura umana:Amo la filosofia, apprezzo Cartesio che con il suo “cogito ergo sum” mette in evidenza il dubbio, l’unica certezza è la sostanza pensante. Socrate attraverso la “Maieutica” cioè l’arte di far partorire le menti, riusciva a spronare l’interlocutore,con l’ironia, alla ricerca di una sapere sempre maggiore. Per me la filosofia è dare un significato alla vita, si cerca di scoprire attraverso essa il senso dell'esistenza, si prova a risolvere quei quesiti che l’uomo si pone da sempre”.

Stendardo è un uomo di cultura, quest’ultima apre le menti, le aiuta a ragionare e a distinguere e selezionare anche con chi si ha a che fare: “Sono diffidente da chi è pieno di certezze, i più grandi dittatori della storia, da Hitler a Stalin, credevano di avere ogni tipo di certezza. Chi ha dubbi invece, ti ascolta, da retta a quello che hai da dire”.

La filosofia è un piacere, poi c’è però anche il dovere. Però per Willy dovere non corrisponde a fatica o noia, anzi il difensore biancoceleste, appena laureatosi in Giurisprudenza, sta per ottenere la specializzazione ed è addirittura assistente all’università. "Mi sto specializzando in Diritto Privato Comparato, tengo molto alla carriera accademica, sono anche assistente del Professor Matera”.

Sicuramente, susciterà delle reazioni nei ragazzi che arrivando in aula per assistere alla lezione si trovano alla cattedra un calciatore di serie A, magari della propria squadra del cuore. “Molti sono incuriositi quando vedono il giocatore della Lazio. Ma io lì devo farmi apprezzare come giurista, devo confrontarmi con loro, devo anche imparare da loro, perchè essendo ancora giovane a volte commetto degli errori”.

Napoli e Roma due città che sono nel cuore di Stendardo, due città che ama e tra cui non sa scegliere. “Sono due città diverse, ma bellissime, hanno fatto la storia di questo Paese. Io sono un privilegiato, la mia passione è il mio mestiere. Lo faccio in una città stupenda, con una tifoseria stupenda e in una città che è vicina alla mia città natale”.

Stendardo ama migliorarsi, ama imparare e lo fa anche per non trovarsi impreparato, una volta finita la carriera:“La carriera di calciatore è bellissima, ma quando finisce, siamo ancora molto giovani. Quindi senza aver seminato, si potrebbero avere difficoltà, non solo economiche. Senza ambizione e senza cultura è difficile andare avanti, Ne Discere Cessa, non smettere mai d’imparare, diceva Catone e io sono così curioso intellettualmente, mi piace scoprire”.

Qualcuno apprezza queste sue citazioni nello spogliatoio, tanto da farle diventare dei veri motti. “Firmani si è fatto tatuare la frase “Et si Omnes, ego non”, che vuol dire: se tutti non io, se tutti sono coinvolti dal male io riuscirò ad estraniarmene, è una frase bellissima. I proverbi sono il sale della vita, ti danno qualcosa in più”.

Non ha mai forzato nessuno però ad addentrarsi nel campo del sapere: "Non ho mai obbligato nessuno a leggere un libro di filosofia,ognuno deve sentirsi libero di fare ciò che vuole, cerco comunque di far capire l' importanza della lettura. Nello spogliatoio ci sono molte persone sensibili a certi temi, come ad esempio Floccari, che credo sia preparatissimo.

Stendardo è però anche proiettato alla sfida di domenica, con il Cagliari. Una gara non ancora decisiva, ma comunque importantissima. “Decisiva non direi. Dopo Cagliari mancheranno ancora 11 partite. Però un risultato positivo darebbe un bel colpo alla classifica”.