ESCLUSIVA RADIOSEI - Alex Calderoni: "Credo che la Lazio andrà su Ujkani. Nel 2006 rischiai di passare in biancoceleste!"

Giornata di scarico e relax per la gli uomini di Petkovic. La Lazio, dopo la goleada di ieri ai danni dell’Auronzo di Cadore, si gode il meritato riposo dopo sette giorni di intenso lavoro. Intanto, mimetizzato fra i tanti tifosi presenti nella località veneta, è presente anche Alex Calderoni, ex portiere di Padova e Torino, attualmente svincolato. L’atleta ravennate è intervenuto in esclusiva ai microfoni di RadioSei, dove, oltre ad aver parlato dei colleghi Marchetti, Bizzarri, Perin e Viviano, ha anche svelato un suo mancato trasferimento in biancoceleste di qualche anno fa.
“Marchetti, con l’avanzare dell’età di Buffon, ha tutte le carte in regola per essere il futuro numero uno della nazionale. Buffon ha forse qualcosa in più ancora ma è evidente che dopo di lui ci sia il portierone biancoceleste. Sono convinto però che, soprattutto in alcuni ambienti come la nazionale, contino anche un po’ quelle che sono le gerarchie stabilite, proprio per non disturbare forse le prestazioni dei titolari.
In ottica biancoceleste, penso che dietro un portiere come Federico ce ne voglia uno affidabile che abbia già avuto un po’ di esperienza, come lo è Bizzarri del resto, soprattutto per affrontare competizioni importanti come campionato e Europa League. Ho visto Grigioni lavorare con i portieri della primavera (Strakosha e Guerrieri), soprattutto sui fondamentali e sulla tecnica di base. Quando sono così giovani è preferibile evitare di inserirli subito in serie A e lasciarli ancora lavorare. In certe piazze come Roma, meglio puntare su uomini di esperienza.
Chi vedo come sostituto di Marchetti? Credo che se Bizzarri dovesse andar via, la Lazio andrà su Ujkani. Il Palermo ha molti portieri sotto contratto per questo penso che lui sia uno dei possibili partenti. A Novara in Serie B è andato molto bene vincendo il campionato; poi in con il passaggio in Serie A ha avuto qualche difficoltà. A Palermo invece è stato mandato via. Come secondo portiere ci può stare, sperando sempre che Marchetti non si faccia mai male...
Non penso che possa essere Perin il possibile ‘numero due’ in casa Lazio: ha bisogno ancora di giocare e se dovesse andare alla Lazio farebbe ovviamente panchina.
Viviano? Per quello che so io è un bravo professionista ma a volte ama fare un po’ di testa sua. Secondo me ha pagato il fatto di tornare a casa con la maglia viola e subire forse la troppa pressione. Anche a Palermo non è stato trattato benissimo.
Chi vedo come portiere del Futuro? Francesco Bardi, estremo difensore del Livorno, è attualmente quello più preparato per affrontare il campionato di Serie A. Ha dimostrato continuità, rubando il posto proprio a Perin in Under 21. Se si conferma a buoni livelli in Serie A potrebbe diventare presto il futuro titolare di qualche grande squadra del nostro campionato. Anche Leali, ex Brescia ora alla Juventus, è molto promettente. Credo sia allo stesso livello di Bardi".
Calderoni si è reso anche protagonista in passato di un piccolo screzio proprio contro Zarate in un vecchio Lazio - Torino di Coppa Italia del 2008: “Eravamo sul risultato di 3 a 1 per la Lazio. Non avevo giocato benissimo e per giunta stavo vivendo una sorta di guerra interna con Matteo Sereni in quanto Novellino, appena arrivato, aveva scelto me rilegando Matteo in panchina. Per paura di prendere un altro gol e di rischiare il posto, ero un po’ nervoso. Quando Zarate in aria di rigore si lasciò cadere dopo un contatto con Diana, lo invitai ad alzarsi e lui mi apostrofò in un modo poco radiofonico. A quel punto lo presi per la maglia suscitando un po’ la reazione dello stadio. Ma ci può stare. Ora non ho alcun problema con la tifoseria biancoceleste, anche perché mia moglie è tifosissima della Lazio.
Cosa farò ora? Ho giocato in quest’ultima stagione al Padova. Ora sto valutando se rimanere ancora come professionista nel calcio o iniziare la carriera di allenatore, magari dei portieri. Io vice di Marchetti? Non penso che Lazio abbia bisogno di me. Soltanto nel 2006 con Delio Rossi rischia di passare in biancoceleste per fare il secondo di Peruzzi. Delio voleva portare Bellini, Lazzari e me. Poi non si è fatto più nulla”.