ESCLUSIVA - Mongelli, Tuttoatalanta.com: “Lazio a Bergamo fortunata. Paloschi? Non sarà ceduto…"

La Lazio, dopo dodici giornate, si trova al quarto posto a soli tre punti dal Milan terzo in classifica. I biancocelesti in questa dozzina di sfide hanno incontrato diversi avversari, riuscendo a fare bene quasi sempre. Ma anche le altre squadre che hanno affrontato i capitolini hanno fatto il loro campionato ed hanno avuto il loro andamento. Ora che c'è la sosta per la Nazionali, abbiamo voluto approfondire il rendimento delle squadre incontrate fino ad ora dai biancocelesti. La prima giornata di campionato la Lazio vinse contro l'Atalanta per 4-3. Per questo motivo la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Matteo Mongielli, giornalista di Tuttoatalanta.com per capire l'aria che tira in quel di Bergamo.
Un giudizio su Atalanta-Lazio?
"La prima partita è stata una sfida dove c'è stata una rivoluzione affrettata da parte di Gasperini. L'Atalanta ha sempre lottato per difendersi, inserire la difesa a 3, facendo svolgere questo lavoro a Raimondi ha reso la partita difficile. La maggior parte dei gol della Lazio sono stati errori difensivi. I biancocelesti più che aver fatto una buona gara hanno sfruttato il fatto che l'Atalanta non era pronta a questo cambio di mentalità portata da Gasperini. Nelle altre sfide si è aggiustato il tiro sia a livello di mentalità che di interpreti. L'idea di Gasperini è un'idea vincente, hanno contato moltissimo le motivazioni. La Lazio non mi è piaciuta tantissimo contro la Dea, gli è andata bene".
L'Atalanta è nelle zone alte della classifica, dove potrà arrivare quest'anno?
"Dipende dalla società: se la società decidesse di concedere alla piazza un bel sogno si può andare lontano. Se si mantenesse intatta la rosa e Gasperini riuscisse a tenere alte le motivazioni si potrebbe puntare all'Europa League".
Tra i tanti giovani di qualità mi viene in mente Kessie. Il calciatore è già al centro di voci di mercato, si potrebbe muovere qualcosa già a gennaio?
"Lasciare Bergamo a gennaio è difficile, la questione riguarda le motivazioni. Basti guardare il caso Sportiello: già in estate era stato accostato al Napoli, club di cui è tifoso. E le sue motivazioni sono scese. Venderli a gennaio abbatterebbe le motivazioni. Uno come Kessie se dovesse giocare 6 mesi alla Juventus non giocherebbe con la stessa testa che ha adesso con l'Atalanta. Bisogna lasciare a questi giovani l'opportunità di giocarsi le proprie carte".
Come si è inserito Berisha a Bergamo?
"Berisha è arrivato in punta di piedi. Il problema dei portieri è sempre stato legato a Sportiello. Lui è arrivato e, dopo le prime partite dove ha preso tanti gol, non solo a causa sua, nelle ultime fatto ha fatto vari interventi. Pian piano la gente si sta affezionando. Non è stato il colpaccio, però ha agevolato Gasperini e l'Atalanta".
Paloschi è stato al centro di voci di mercato che lo hanno visto vicino alla Lazio a gennaio...
"Sicuramente l'Atalanta non può ammettere di aver sbagliato puntando su di lui dopo solo sei mesi, quindi la vedo difficile una sua cessione. Da un punto di vista calcistico, al momento, non avrà tanto spazio, però non sarà ceduto".
E la situazione legata a Pinilla?
"Pinilla ha più probabilità di essere ceduto: però anche lui è molto legato all'ambiente Atalanta quindi sarà difficile. Non credo che l'Atalanta farà grossi colpi in uscita a gennaio. Gasperini ha detto che a Bergamo c'è una rosa folta, però non si è lamentato. Perché essere tanti aiuta a fare gruppo".
Qual è stata la partita più bella dell'Atalanta in queste dodici gare?
"Quella contro il Sassuolo sicuramente, da un punto vista tattico e tecnico. La più emozionante è stata contro il Napoli: siamo passati in vantaggio e poi abbiamo difeso il risultato. Il tutto mentre si giocava in casa con il calore del pubblico".
La prossima in campionato l'Atalanta sfiderà la Roma... La Dea ha qualche possibilità di battere i giallorossi?
"Secondo me, sì. Se non vince a Bergamo, pareggia. E gli darà del filo da torcere, ci sono delle motivazioni che non vedevo da qualche tempo in campo, i giocatori sono motivati e carichi".
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