Diakitè, Baronio e Zàrate: un contrattempo per reparto

Davide Ballardini con il fiato sospeso. Per Roberto Baronio e per Mauro Zarate, uno fermo da qualche giorno, l’altro ieri non si è allenato per via di qualche acciacco muscolare (risentimento coscia sinistra). Tutte e due tengono in ansia il tecnico della Lazio. Il primo perché è diventato un po’ il fulcro del gioco di Ballardini, il secondo perché è Zarate. E basta.
Tatticamente l’eventuale assenza di Baronio sarebbe pesantissima: lui non ha un sostituto, Zarate paradossalmente sì (Rocchi). E costringerebbe il tecnico a disegnare un assetto completamente nuovo. Nella seduta di lavoro di venerdì scorso il centrocampista ha accusato un problema muscolare. Dopo due giorni di riposo ieri si è sottoposto a un esame radiografico, che ha dato esiti contrastanti. Non c’è alcun versamento o distrazione muscolare, questa è la notizia buona. Ma c’è un’infiammazione al quadricipite della coscia destra, questa è la notizia sicuramente meno buona. Al momento Baronio dovrà lavorare a parte per un paio di giorni, per poi sperare che il dolore sparisca o quantomeno si attenui. Baronio non si arrende, ci tiene a giocare il match contro la Juventus, anche contro coloro che in questi anni hanno sempre pensato di avere davanti un calciatore poco incline alla fatica e alla sopportazione del dolore. Il nuovo Baronio ha capito quanto sia importante per il tecnico e non vuole mollare: per lui la sfida con la Juventus rappresenta una sorta di consacrazione per tutto quello che di buono ha fatto vedere fino ad oggi. Anche perché gli scettici nei suoi confronti o le vedove di Ledesma sono tante. Con lui in campo, la Lazio anti-Juve non si discosterà di molto da quella ammirata in questa prima parte del campionato. Baronio sarà il centrale, con ai fianchi Dabo e Mauri, proprio come contro il Chievo (ancora out Brocchi). Senza Baronio invece, Ballardini sta pensando all’opzione Foggia, arretrando in mezzo al campo Matuzalem.
In attacco, come detto, altra tegola: Zarate. Anche se per l’argentino trapela un certo ottimismo. Ieri pure lui è stato controllato dai medici, deve stare a riposo. Ma molti sussurrano da Formello che alla fine andrà regolarmente in campo. Se mai non dovesse farcela, toccherà a Rocchi, il capitano. Contrattempo anche per la difesa (che già dovrà fare a meno di Cribari squalificato): nel corso dell’ultimo allenamento ha abbandonato il campo anzitempo Mobido Diakitè, apparso claudicante e innervosito dall’ennesimo contrattempo. Ottimismo anche sulla sua presenza con la Juve. Ma è tutto da valutare.