Casiraghi: "Capisco i tifosi, ma con questo Klose la Lazio è da Champions"

La Lazio si rituffa nel campionato, domenica prossima all'Olimpico arriva la bestia nera Chievo. Il mercato non ha regalato l'attaccante tanto sognato dalla piazza biancoceleste, ma Pierluigi Casiraghi, ex attaccante laziale, dalle colonne de Il Messaggero, cerca di rivalutare l'operato della società. "Klose è l'ideale per il modulo tattico attuato da Petkovic, un centravanti che, oltre a far reparto da solo, svolge benissimo i movimenti per aprire gli spazi ai compagni che devono inserirsi".
Tante formazioni importanti giocano ormai con 2 punte
"Ci sono anche quelle che schierano una punta e tre trequartisti, come alcune squadre inglesi e lo stesso Bayern Monaco. Con questo schema diventano importanti, e spesso anche decisivi, quelli che giocano dietro e che sono chiamati ad appoggiare costantemente l'azione offensiva"
I tifosi laziali sono comunque delusi dal mercato
"Bisogna capirli: aspettavano un rinforzo di spessore che avrebbe fatto lievitare il tasso qualitativo. Invece è stato ceduto Kozak che molto bene aveva fatto in Europa"
Ancora una volta il peso dell'attacco ricadrà su Klose
"Il tedesco ha dimostrato e confermato di essere un campione di livello internazionale: segna e fa segnare. Se sta bene e non avrà nella testa troppi pensieri proiettati al Mondiale brasiliano, regalerà ancora tante soddisfazioni alla Lazio. Altrimenti saranno problemi"
Quale potrà essere l'obiettivo della Lazio in campionato?
"Prevedo un torneo molto equilibrato con la Juve al di sopra di tutte, perchè ha un organico completo. Però i bianconeri punteranno tutto sulla Champion's, una competizione che porta via tante energie e questo potrebbe favorire le rivali. Alle spalle immagino una lotta aperta per i posti Champions e, nel gruppetto, inserisco anche la Lazio"
Qual'è il giocatore che seguirà con maggiore interesse?
"Giuseppe Rossi. Un ragazzo che chiamai nell'Under 21 quando giocava nella squadra riserva del Manchester United, rimasi subito olpito dalle sue qualità. Se avrà smaltito completamente i postumi del grave infortunio credo che diventerà un protagonista assoluto. E' tra i pochi attaccanti in grado di fare veramente la differenza"
E l'allenatore che stuzzica la sua curiosità?
“Scelgo Nicola e Di Francesco, perchè sono nuovi, e Benitez, in quanto al ritorno in Italia e perché guida una delle formazioni più ambizione”
Oggi c'è un centravanti che somiglia al miglior Casiraghi?
“Delle mie caratteristiche non ne vedo in giro, però ci sono alcuni attaccanti molto interessanti”
Juventus e Lazio la società che, più di altre, hanno colorato la sua carriera: scelga il ricordo più bello in biancoceleste.
“Non è facile in quanto nella Lazio ho trascorso i giorni migliori: ho trovato ottimi compagni di squadra, un tifo incredibile, tanto entusiasmo, l'attesa per il derby, la voglia di vincere. Ad ogni modo, il ricordo più emozionante, lo collego alla conquista della Coppa Italia”
Il calcio che commenta in tv è cambiato rispetto a quello che viveva da calciatore?
“Sì, in peggio, perché non c'é più il contatto diretto tra calciatori e tifosi che ho vissuto io. Oggi le squadre si allenano quasi sempre a porte chiuse, vengono nascoste al pubblico e questo non fa bene allo sport”
Commenta in attesa di tornare in panchina?
“In effetti mi piacerebbe fare ancora l'allenatore, ma nessuno si ricorda che Casiraghi è stato ed è anche un tecnico. Così mi diverto con il microfono ma non è la stessa cosa...”