Alla Chiesa del Cristo Re, la messa in ricordo di Giorgio Chinaglia e Roberto Lovati - FOTO

Pubblicato l'1/04 alle 19:00
02.04.2015 07:15 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Alla Chiesa del Cristo Re, la messa in ricordo di Giorgio Chinaglia e Roberto Lovati - FOTO
© foto di Lalaziosiamonoi.it

AGGIORNAMENTO ORE 20 - La messa in onore di Giorgio Chinaglia e Bob Lovati è finita. Dalla chiesa iniziano ad uscire diversi volti noti del mondo dello sport e non solo. Queste le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni da parte del politico Alessandro Cochi: "Sono  statedue figure storiche per la Lazio. Lovati più signore, poteva essere trattato meglio dalla società. Chinaglia più irruento ma comunque un grande signore anche lui, il nostro George Best. Sono stati fondamentali per la nostra Lazio, per il nostro calcio, ma oserei dire anche per il calcio mondiale". Non poteva certo mancare il ricordo di Manzini, storico team manager biancoceleste: "Difficile espirmersi su Giorgio e Bob. Mi rifaccio alla parole dei loro compagni: si tratta solo di un Pesce d'Aprile perché loro sono sempre qui con noi. Mi piace avere queste occasioni per ricordare le persone che hanno fatto la storia della Lazio. E' una grande famiglia che si riunisce, che attraversa momenti belli e momenti brutti. Ma alla fine ci rialziamo sempre. Ricorderemo per sempre l'indice sotto la Sud di Giorgio. Per quanto riguarda Bob ricordo le battute che riuscivano sempre a metterti a tuo agio. Mi è rimasta sempre impressa la foto abbracciato a Re Cecconi in cui ridono insieme". E' la volta dell'ex portiere Michelangelo Sulfaro: "Sono stati l'emblema della vera lazialità, soprattutto Bob che per la Lazio ha dato tantissimo. Ha ricoperto tutti i ruoli possibili. Giorgio era tutto per noi, era un amicone. Noi siamo arrivati nel '69 insieme, anche con Papadopulo e Massa. Purtroppo ci ha lasciato troppo presto e ancora ce ne dobbiamo rendere conto". Da un numero 1 ad un altro. Ecco il ricordo di Felice Pulici, eroe come Chinaglia dello Scudetto del '74 e che ai nostri microfoni ha svelato un aneddoto molto divertente: "Quando vedi tutte queste persone che sono qui a commemorare delle persone scomparse, sei ancora più convinto di ciò che hanno rappresentato Chinaglia e Lovati per la Lazio. Una famiglia che si ritrova ogni volta, che non è composta solo da giocatori e allenatore, ma anche dalla città, dalla tifoseria e dalla società. La tifoseria in modo particolare che ti dà una carica incredibile: nelle prime partite nel '72 c'era l'obbligo di presenza da parte della squadra con i club di tifosi che ti davano una marcia in più. Ricordi? Bob è stato quello che mi ha aiutato di più nei miei mesi iniziali alla Lazio, quando non riuscivo a trovare spazio. Era il mio confessore, mi ha sempre stimolato. Quando ero giù di corda ho scritto una lettera a Giorgio per non far portar giù la roba del trasloco perché ero convinto che a novembre ci avrebbero cacciato. Invece oggi è il 1 aprile 2015 e sto ancora a Roma. Ne è passato di tempo da quel giorno del '72".

Una celebrazione commemorativa per ricordare chi ha scritto pagine fondamentali della storia biancoceleste. Questa sera alle ore 19, presso la Chiesa del Cristo Re in Viale Mazzini, avrà luogo una cerimonia in onore di Bob Lovati, scomparso il 30 aprile 2011, e Giorgio Chinaglia, deceduto proprio il 1 aprile di tre anni fa. Il giusto omaggio a due bandiere di una Lazio gloriosa, indelebili ormai nei cuori del popolo biancoceleste. Ai microfoni di Radiosei è intervenuto anche il presidente della Polisportiva, Buccioni: "Lovati personaggio di livello assoluto per il mondo del calcio, così come Chinaglia. Non credo ci sia una società che commemori annualmente i proprio miti, coloro che hanno fatto la storia della Lazio".