Pasta, Klose e alegría, Mauricio si racconta: "Il cibo italiano è il mio punto debole, Miro maestro di vita"

È finito ai box dopo il quarto di finale di Coppa Italia perso contro la Juventus, i controlli effettuati in Paideia hanno evidenziato una lesione di primo grado al livello del bicipite femorale. Ma il recupero è quasi ultimato, il centrale sta cercando di bruciare le tappe per tornare disponibile già domenica contro l'Udinese. Intanto alla Radio brasiliana 'Jovem Pan' Mauricio parla del suo rapporto con Miroslav Klose e della passione per il cibo italiano. 

"PROFESSIONISTA ESEMPLARE" - "Klose è un ragazzo fantastico, sempre cordiale ed è un professionista esemplare. Gli sono grato per l'aiuto che mi ha dato quando sono arrivato in Italia". Il racconto di Mauricio inizia dal suo approdo nella Capitale, datato gennaio 2015. La Lazio deve sostituire l'infortunato Gentiletti, il ds Tare scova il profilo giusto nello Sporting Lisbona. "Quando sono arrivato in Italia ho dovuto affrontare tante difficoltà, i primi mesi non sono stati semplici. Klose si è sempre preoccupato di aiutarmi nella vita di tutti i giorni". Una guida fuori dal campo ma soprattuto sul rettangolo verde: "È sempre il primo ad arrivare a Formello e l'ultimo ad andarsene. Con gli anni diventa sempre più forte".

PECCATO DI GOLA - Se c'è una cosa che deve rimproverare a Miroslav Klose, è avergli fatto conoscere alcuni tra i ristoranti più buoni di Roma. "Se non curo l'alimentazione prendo subito peso (ride, ndr), ma io sono sempre attento a questo aspetto". Non potrebbe essere altrimenti se il suo esempio è uno stacanovista come il panzer. Ecco perché proprio come il tedesco, non si limita ad allenarsi agli ordini di Pioli: "Mi alleno anche nel tempo libero per tenermi sempre in forma e rendere al meglio in partita".