LE PAGELLE - Alzala ancora Senad! Murgia nella storia, Immobile non si ferma più...

Pubblicato ieri alle 23:00
14.08.2017 07:15 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca - Lalaziosiamonoi.it
LE PAGELLE - Alzala ancora Senad! Murgia nella storia, Immobile non si ferma più...
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STRAKOSHA 7,5 - Riesce a rendere riduttivo il concetto di miracolo. La parata su Cuadrado dopo 3 minuti ha dell’incredibile, l’unica colpa è quella di non aver piazzato un uomo in più in barriera sul calcio di punizione di Dybala. Incolpevole sul rigore, ci sono le sue mani sulla Supercoppa. E anche i piedi.

WALLACE 7,5 - Uno contro uno non lo salti. Di testa non lo superi. Il ragazzo è cresciuto, somiglia sempre di più a de Vrij. Era da tempo che non c’era così tanta abbondanza in difesa. E non solo dal punto di vista numerico. 

DE VRIJ 8 - Higuain chi? Stefan se lo mangia, senza nemmeno masticarlo. Solo qualche calcio, ma niente di illecito.

RADU 7 - Deve ancora lavorare sui tempi e sulle misure, ma sa essere concreto quando conta. Se Inzaghi ha scelto lui ci sarà un motivo. Di esperienza ne ha da vendere, cattiveria più di tutti messi insieme.

BASTA 7,5 - Soffre dannatamente i primi dieci minuti la pressione di Alex Sandro e Mandzukic che non gli danno tregua. Ma come prevede la legge del taglione lui risponde occhio per occhio dente per dente, rendendo un inferno la serata degli esterni juventini. Si fa murare da Buffon il pallone del 2-0, ma a lui gli si può perdonare. Corre, corre, Basta, Basta.

Dal 74’ MARUSIC 5,5 - Commette il fallo da rigore che poteva rovinare una serata splendida. Ammesso che quello su Douglas Costa fosse fallo.

PAROLO 8,5 - E pensare che rischiava di non giocarla questa finale. Invece lui è l’uomo che c’è sempre. E non è una metafora per dire che è ovunque in mezzo al campo. Cioè anche quello, ma non solo. Termina la partita con la fascia al braccio dopo la sostituzione di Lulic. Altro che Parolo, fatti.

LEIVA 8 - Non essere cattivo, Lucas. L’ex Liverpool ruba la merenda a Dybala, non gli dà tregua. Recupera una dozzina di palloni in tutta la partita. E non si limita a quello. Fa girare la manovra quando Luis Alberto è marcato.

Dal 80’ MURGIA 9 - Lacrime e lazialità. Nessuno più di Alessandro Murgia rappresenta lo spirito biancoceleste. Ha aspettato tutta la partita in panchina, quando è stato chiamato in causa ha dato tutto. Ci ha messo il cuore, ma soprattutto ci ha messo il piede. Quello che ha spinto dentro il cross di Lukaku.

LULIC 8 - Alzala Senad, più in alto Senad. È il giusto tributo per la stagione passata, la giusta vendetta dopo la finale di Coppa Italia persa il 17 maggio scorso. Aveva detto di non avere paura della Juventus e lo ha dimostrato. Il coraggio del capitano. Alzala ancora Senad, alzala per tutti i laziali.

LUIS ALBERTO 8,5 - Gioca Felipe, no. Gioca Keita, no. Tocca a Luis. E nella serata più importante della sua carriera (lo diciamo noi), lo spagnolo fa il Dybala. Gioca sulle punte, porta a spasso la difesa della Juve, non proprio l’ultima arrivata.

Dal 74’ LUKAKU 8 - Entra, umilia De Sciglio e fa l’assist partita. Che mostro Jordan.

MILINKOVIC 8 - Con Keita ai saluti, è il talento più puro della Lazio. Personalità e classe, tutto quello che serve a un futuro campione. Il colpo di tacco ormai è diventato la specialità della casa. Queste sono le sue partite. Le partite in cui servono gli attributi. I suoi pesano. 

IMMOBILE 9 - Aveva segnato solo un gol in carriera alla Juventus. Gliene fa due in un colpo solo. E sono i più dolci che possa ricordare. Il primo su rigore, l’altro di testa. Entrambi al compagno di Nazionale, un certo Gigi Buffon. Vince il suo primo trofeo italiano. Aveva già vinto una Supercoppa, quella tedesca. E indovinate un po’? Era sempre il 13 agosto.

All. INZAGHI 10 - Non ci sono parole. La sorte e le vicende di mercato gli portano via Felipe Anderson e Keita in un colpo solo. Risponde mandando in campo Luis Alberto, insieme a Milinkovic dietro Immobile. Azzecca la formazione, ma ancor più importante azzecca i cambi. Dentro Lukuku e Murgia, dai loro piedi arriva il gol della storia. La Lazio torna ad alzare un trofeo dopo 4 anni, è la Supercoppa di Simone Inzaghi. L’unico ad averla vinta sia da giocatore che da allenatore.

JUVENTUS (4-2-3-1) - Buffon 5; Barzagli 5, Benatia 4 (56' De Sciglio 3), Chiellini 4,5, Alex Sandro 5; Khedira 4,5, Pjanic 4; Cuadrado 4,5 (56' Douglas Costa 5,5), Dybala 6, Mandzukic 5 (72' Bernardeschi 4,5); Higuain 3.