IL PRECEDENTE - Lazio - Genoa, il giorno dell'inizio della striscia nera: Kucka "alla Klose" chiude la rimonta

23.09.2018 09:15 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Lazio - Genoa, il giorno dell'inizio della striscia nera: Kucka "alla Klose" chiude la rimonta

Dopo Frosinone, Empoli e Apollon Limassol, la Lazio mira il Genoa per proseguire nella striscia positiva. Inzaghi non vuole proprio ora passi falsi, mettere in cascina altri tre punti prima della settimana che porta all’Udinese e al derby con la Roma darebbe una spinta d’entusiasmo non indifferente. Ma il Genoa è squadra insidiosa, spesso corsara all’Olimpico. Si è trasformata nel tempo in una vera e propria bestia nera per la Lazio, che dalla stagione 2011-12 a quella 2014-15 ha incassato solo sconfitte (8 di fila) tra casa e trasferta. La striscia nera cominciò il 18 settembre 2011…

LAZIO-GENOA: L’EX SCULLI ILLUDE - Reja è costretto a rinunciare a Mauri, il posto da trequartista dietro a Klose lo occupa Hernanes, sostenuto sugli esterni da Cissé e l’ex di turno Sculli. Matuzalem e Brocchi coprono la difesa a quattro composta da Konko, Dias, Biava e Lulic. In porta c’è Marchetti. Il Genoa di Malesani si affida a Palacio e Caracciolo in avanti, Constant agisce poco dietro. La Lazio imprime da subito il proprio ritmo alla partita: Klose, lasciato completamente solo, sfiora il vantaggio divorandosi di testa il gol dopo lo spunto di Lulic sulla sinistra. Palacio risponde e mette paura all’Olimpico, scappando in profondità ma sbagliando la misura del pallonetto, che si spegne a lato. Tutto questo nei primissimi minuti di gioco. Al 10’ la Lazio si porta sopra. Quando i biancocelesti accelerano il Genoa va in difficoltà e si smarrisce: Klose ne approfitta innescato da Cissé, il traversone forte e teso premia l’inserimento di Sculli, bravo a tagliare tutta l’area e a buttare dentro il pallone dell’1-0. Il 7 allenato da Reja, appena trasferitosi dal Genoa alla Lazio, non esulta per rispetto alla sua vecchia squadra. Ci pensano i tifosi all'Olimpico a farlo per lui. E poco dopo, sul finire del primo tempo, potrebbero festeggiare ancora se non fosse che Cissé, da buona posizione dopo l’invito di Klose, calcia fuori.

LAZIO RIBALTATA: KUCKA COME KLOSE - Malesani nella ripresa manda dentro Jorquera al posto di Constant, mai entrato in partita. E c’è un motivo se il cileno lo chiamano El niño vertical: è bravissimo a verticalizzare il gioco infilando la linea difensiva con la precisione del passaggio filtrante. È quello che accade al 54’ quando serve l’assist a Palacio, partito sul filo e glaciale nel battere Marchetti con l’esterno del destro. Tutto da rifare per la Lazio. Brocchi prova a suonare la carica, la fuga per la vittoria cominciata da centrocampo e conclusa dopo una lunga percussione centrale non ha lo stesso finale lieto del film. Anzi, è il prologo al dramma. Lo scambio tra Kucka e Palacio è perfetto, il triangolo si chiude nella porta della Lazio: Marchetti prova ad impedire il gol dello slovacco, che però arriva comunque (70’) dopo un rimpallo favorevole. L’esultanza è quella “alla Klose”, il salto con capriola in aria e l’atterraggio a piedi uniti. Così fa più male. I tentativi finali di Ledesma e Diakité sono solamente il preludio alla resa.